Contro l'aggressione squadrista di CasaPound in solidarietà con gli aggrediti
Bari antifascista: 5 mila in Piazza Prefettura
In risposta all'assalto squadrista scattato a Bari la sera del 21 settembre ad opera di una squadraccia di militanti di CasaPound contro un gruppo di antifascisti al termine della combattiva manifestazione antirazzista "Mai con Salvini”; il 25 settembre oltre 5 mila manifestanti sono scesi di nuovo in piazza nel capoluogo pugliese per solidarizzare coi compagni aggrediti e gridare ancora più forte che “Bari è antifascista e non si lascia intimorire dalle aggressioni fasciste”.
All’iniziativa “Bari è antifascista” hanno aderito decine di associazioni, da Cgil a Libera Puglia, Arci, Anpi e Arcigay.
“La città non dorme, si è svegliata sotto i colpi di una aggressione orribile - ha rilanciato dal palco in Piazza Prefettura lo storico barese Luciano Canfora che ha chiuso la manifestazione - Bari è migliore di quello che noi pensiamo di solito, vuol dire che abbiamo seminato. I nostri avi hanno fatto la loro parte e noi dobbiamo fare la nostra... Siamo caduti in basso – ha aggiunto Canfora riferendosi non soltanto all’aggressione fascista di Bari, ma anche alle attuali politiche xenofobe e razziste attuate dai ducetti Salvini e Di Maio - Abbiamo al vertice forze che preferiscono proferire parole di rifiuto per gli ultimi della società... Una storia che abbiamo visto tante volte - ha detto ancora Canfora ricordando le leggi razziali e le deportazioni - Il fascismo è davvero il principale avversario contro cui questa piazza sta dicendo basta”.
Prima del professor Canfora, sul palco, tra i canti partigiani e uno sventolio di bandiere rosse, sono intervenuti studenti, sindacalisti e due dei manifestanti aggrediti venerdì scorso, l’europarlamentare di Potere al Popolo Eleonora Forenza e Claudio Riccio di Sinistra Italiana i quali hanno fra l'altro detto: “Dobbiamo resistere ai neofascisti che picchiano ma anche al razzismo e alla xenofobia che vengono spacciate come buonsenso nelle politiche di questo governo” ha detto Forenza, che ha chiesto pubblicamente le dimissioni del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ricordando una sua “cena con esponenti di CasaPound”.
3 ottobre 2018