Le mie riflessioni sul Congresso provinciale Filctem di Firenze
Sullo schermo dietro alla Presidenza è passata più volte la foto di una manifestazione dove spiccavano cartelli e bandiere del PMLI
Venerdì 12 ottobre si è svolto il Congresso provinciale della Filctem-Cgil presso la Casa del Popolo di San Bartolo a Cintoia in Firenze.
Davanti a circa 90 delegate e delegati del settore chimico, tessile, energia e manifatturiero e alla presenza di Paola Galvani, Segretaria della Camera del Lavoro fiorentina, e di Emilio Miceli, Segretario nazionale Filctem, i lavori sono iniziati con gli adempimenti di rito (nomina delle Commissioni elettorale, verifica poteri e politica) e si è poi passati alla relazione introduttiva del Segretario provinciale Filctem uscente, Bernardo Marasco.
Egli nel corso della relazione ha criticato l'azione dell'attuale governo affermando che la manovra economica ha un taglio che non redistribuisce in modo equo le risorse e che a supporto di tale manovra mancano le coperture finanziarie. Ha inoltre detto che sarebbe auspicabile che il governo si impegnasse nella individuazione di un "reddito di continuità che crei lavoro" piuttosto che di un "reddito di cittadinanza". A tale critica non ha fatto seguire in modo chiaro e netto le azioni che il sindacato dovrebbe intraprendere, evidenziando così il fatto che la CGIL è più disposta alla concertazione piuttosto che al conflitto.
Sulla questione congressuale e interna alla CGIL ha detto che la battaglia politica deve essere sui contenuti e che ci deve essere il rispetto delle regole comuni, evidenziando così fortemente il fatto che la discussione congressuale si è oramai indirizzata principalmente sulla lotta interna alla maggioranza per decidere chi sarà il nuovo Segretario generale della CGIL tutta.
Dopo si è passati ai saluti degli ospiti (CISL e UIL) e quindi agli interventi.
Essendo stato inserito nella Commissione politica (che ha il compito di redigere il documento politico) sono intervenuto tra i primi. Nell'intervento ho relazionato sull'esperienza fatta nei Congressi di fabbrica nei quali molti lavoratori hanno chiesto che la CGIL si impegni di più per tutelare gli interessi e le rivendicazioni delle lavoratrici e dei lavoratori. Ho poi continuato denunciando l'operato del governo Salvini-Di Maio sulle questioni dell'immigrazione e della manovra finanziaria esortando il sindacato a non esitare nel promuovere una forte e combattiva mobilitazione. L'intervento è stato applaudito e, dalla platea, è partito un convinto "Bravo!".
Essendo, come detto, impegnato nei lavori della Commissione politica non ho potuto seguire interamente il dibattito, ma ci tengo a sottolineare l'intervento del compagno delegato col quale abbiamo sostenuto il documento congressuale numero 2. Egli, nel proprio intervento, ha ribadito il fatto che nel documento numero 1 è mancata un'autocritica su quanto fatto e non fatto negli anni precedenti. Ha poi esortato il sindacato a organizzare meglio i Congressi di base visto che alcune assemblee sono andate pressoché deserte e ha poi concluso, rivolgendosi alla platea dei delegati: "Impegnatevi affinché nelle riunioni sindacali abbiate sempre a dire la vostra opinione!". Consiglio, questo, oltremodo giusto e corretto in quanto molto spesso la maggior parte degli interventi è monopolizzata dai funzionari e dai dirigenti sindacali.
Pur avendo potuto partecipare solo in parte alle conclusioni sono riuscito comunque a cogliere dalle parole Segretario nazionale Miceli i suoi intendimenti riguardo al futuro della CGIL.
Infatti, pur affermando che la manovra economica non crea lavoro ma sussidi e che non si può essere alleati di chi ci vuole massacrare, ha poi detto che la CGIL ha il dovere di valutate ogni manovra finanziaria, da qualunque governo essa venga varata, e che questa è una manovra che parla alle persone e ciò non può essere sottovalutato.
Si è passati alle votazioni sul documento politico che è stato approvato a maggioranza con due voti contrari; sui componenti il nuovo Direttivo provinciale nel quale sono stato rieletto e sull'elezione del nuovo Segretario provinciale Filctem che, a maggioranza, è risultato essere l'unico candidato proposto ovvero Luca Barbetti già Segretario regionale della stessa categoria dal 2010 al 2014.
In conclusione mi sento di dire che ho vissuto un'altra esperienza importante anche se il lavoro nella Commissione politica (era per me la prima volta) pur rivestendo importanza e rilevanza non mi ha coinvolto convintamente. Avrei sinceramente preferito assistere al dibattito congressuale.
Ultima e importante nota: dietro alla Presidenza del Congresso era allestito uno schermo dove passavano foto di manifestazioni e riunioni sindacali e, con piacere, ho notato che è passata più volte una foto di una manifestazione svoltasi a Firenze dove spiccavano alti i cartelli e le bandiere del nostro amato Partito. E allora... W la classe operaia! W il PMLI! Coi Maestri vinceremo!
Andrea Bartoli, operaio del Mugello (Firenze)
14 novembre 2018