Al Congresso nazionale a Napoli
La Filctem-CGIL conferma la linea di continuità col passato
Inascoltate le critiche dei delegati. Ben accolto dalla platea il mio intervento critico sull'operato della dirigenza della CGIL. Approvato l'Odg contro i gruppi fascisti
di Andrea Bartoli
Nei giorni 27, 28 e 29 novembre si è svolto a Napoli presso la Stazione Marittima il Congresso nazionale Filctem-Cgil, al quale ho partecipato come membro della delegazione della Toscana e come rappresentante del documento numero 2.
Davanti a oltre 400 delegate e delegati dei settori chimico, tessile, energetico e manifatturiero e dopo gli adempimenti di rito, il Congresso si è aperto con la relazione introduttiva del Segretario nazionale uscente Emilio Miceli. Egli, nella relazione, ha sostanzialmente confermato la linea sindacale e politica della categoria tenuta in questi ultimi quattro anni tralasciando di fare anche un minimo di autocritica su quanto fatto e non fatto. Per il futuro ha incardinato il suo intervento su tre punti: 1) difesa dell'Europa che è da riformare ma va salvaguardata nell'ambito di un rinnovato scontro tra Est ed Ovest del mondo; 2) la necessità di un compromesso sociale con le associazioni imprenditoriali per ricostruire tutto; 3) estensione dei fondi previdenziali e pensionistici di categoria per superare la legge Fornero. Sulla questione, scottante e molto sentita, del nuovo Segretario generale della CGIL ha affermato che "Landini è una proposta solida ma anche lui ha fatto i suoi errori" introducendo così un tema che è stato poi ripreso in molti interventi dei delegati.
Finita la relazione introduttiva si è passati agli interventi delle delegate e dei delegati, alcuni dei quali molto interessanti soprattutto in alcuni passaggi dalla valenza critica. Riassumendo, i punti critici toccati e, secondo me, degni di nota sono stati i seguenti:
1) critiche alla manovra finanziaria del governo e atteggiamento da tenere su essa da parte della CGIL;
2) critiche al welfare aziendale come sostitutivo dell'assistenza e previdenza pubblica;
3) critiche sulla presenza di rappresentanti di Confindustria invitati al Congresso;
4) critiche rispetto alla proposta di sindacato unico con CISL e UIL;
5) denuncia del lavoro nero soprattutto al Sud;
6) denuncia della presenza dei fascisti al governo con la richiesta di opporsi alla svolta fascista e razzista.
Oltre a questi punti molta dell'attenzione si è concentrata sulla questione dell'elezione del nuovo Segretario generale della CGIL e non sono mancate prese di posizione marcate rispetto all'appoggio a Maurizio Landini all'interno di una categoria, la Filctem, che nel proprio apparato dirigenziale ha fatto un altro tipo di scelta sul nome.
Al dibattito, che ho seguito per intero, ho partecipato anch'io, impostando l'intervento sulla critica alla dirigenza CGIL su quanto non fatto in termini di mobilitazione e di lotta in questi ultimi anni, sulla critica al governo attuale che ho chiaramente denunciato come fascista e razzista e sulla proposta del sindacato dal basso dei lavoratori e dei pensionati (intervento pubblicato a parte). Tale intervento è stato ben accolto dalla platea dei delegati.
Da notare che sul totale degli interventi, che sono stati 53, solamente 11 sono stati di delegati dai luoghi di lavoro e i restanti 42 di funzionari sindacali. A conferma del fatto che quasi sempre il dibattito è monopolizzato dalla dirigenza sindacale.
Al termine degli interventi si è passati alle conclusioni tenute da Gianna Fracassi della Segreteria nazionale CGIL. Ella non si è molto discostata da quanto detto da Miceli nella relazione introduttiva soprattutto sulla difesa dell'Europa "che deve essere dei popoli, sociale e fondata sul lavoro" richiamando così i principi della Costituzione italiana borghese. Sulla manovra finanziaria ha poi detto che "la Presidenza del Consiglio ha convocato CGIL, CISL e UIL ma se non ci saranno risposte dovremo pensare ad una seria mobilitazione", con un tono che non ha convinto la platea congressuale.
Infine ci sono stati gli adempimenti conclusivi. In primis è stata data lettura dell'unico Ordine del giorno presentato al Congresso, da parte del sottoscritto, riguardante la messa fuori legge dei gruppi neo-fascisti secondo le leggi italiane vigenti e che è stato assunto dal Congresso stesso. Alla lettura è poi seguito un lungo, convinto e caloroso applauso che valorizza a mio parere la coscienza antifascista della platea congressuale.
È poi stata data lettura del documento politico congressuale che è stato approvato a maggioranza con 10 voti contrari e 2 astenuti.
Sono poi stati votati i delegati al Congresso nazionale CGIL che si svolgerà a Bari nel mese di gennaio prossimo e i membri di Direttivo nazionale e Assemblea generale Filctem.
Alla guida della Filctem nazionale è stato riconfermato il Segretario uscente Emilio Miceli con l'80% dei consensi.
Mi sento di dire che ho partecipato a un'esperienza importante e formativa, stando in mezzo alle lavoratrici e ai lavoratori che sono il mio punto di riferimento per l'attività sindacale che svolgo. Ciò mi ha permesso di conoscere anche gli altri delegati facenti riferimento al documento numero 2 e di socializzare con loro.
Voglio ringraziare il Partito che in questo frangente mi ha sostenuto e stimolato, in particolare il compagno Franco Dreoni, Responsabile dell'Organizzazione di Vicchio del Mugello, e il nostro Segretario generale compagno Giovanni Scuderi del quale ho molto apprezzato il messaggio inviatomi durante la permanenza a Napoli.
Coi Maestri e il PMLI vinceremo! W la classe operaia!
5 dicembre 2018