Terremoto politico-giudiziario alla Regione Calabria
Il governatore PD Oliverio accusato di abuso d'ufficio aggravato dal metodo mafioso
Deve dimettersi da presidente della Regione Calabria
La Procura antimafia di Catanzaro guidata da Nicola Gratteri ha notificato lunedì 17 dicembre, tramite la guardia di Finanza, al governatore PD Mario ''palla-palla'' Oliverio, un provvedimento di obbligo di dimora a San Giovanni in Fiore (Cosenza) con l'accusa di abuso d'ufficio aggravato dal metodo mafioso, per aver favorito la 'ndrangheta e la sue imprese.
Da questo provvedimento viene sospeso dalle funzioni di capo della giunta regionale.
L'inchiesta ''Lande desolate'' della Procura ruota intorno a diversi appalti nel cosentino, tra cui quello riguardante il rifacimento di Piazza Bilotti a Cosenza, quello dell'impianto sciistico di Lorica in Sila, quello dello scalo aereo di Scalea, più una serie di finanziamenti pubblici collegati erogati tramite carte false prodotte da tecnici pubblici e privati compiacenti.
Coinvolte e arrestate a vario titolo 16 persone, fra le quali Marco Oliverio, ex sindaco di Pedace, Giorgio Barbieri, imprenditore in mano al boss Franco Muto di Cetraro (Cosenza), il quale facendo cartello insieme ai mafiosi della famiglia Piromalli di Gioia Tauro, faceva il bello e il cattivo tempo, anche grazie al governatore, nell'ambito dei lavori pubblici in Calabria, specie nel cosentino.
Le accuse per tutti le persone coinvolte vanno dal falso in atto pubblico, alla corruzione, fino alla frode in pubbliche forniture.
Ricordiamo che Mario ''palla-palla” Oliverio è indagato anche per le vicende riguardanti il carrozzone regionale ''Calabria Verde'' dal maggio scorso.
Sospeso e confinato a San Giovanni in Fiore, cittadina del cosentino della quale fu sindaco, prima di diventare deputato nazionale per 4 legislature, quindi 2 volte presidente della provincia di Cosenza, Oliverio per il momento ha deciso di non rassegnare le dimissioni (inaudito!) e ha iniziato lo sciopero della fame.
Si deve dimettere al più presto, prima di fare ulteriori danni alle masse calabresi insieme alla sua giunta regionale (e relativa maggioranza in consiglio regionale) borghese, neofascista e filomafiosa, fin dal suo insediamento denunciata dal PMLI e da ''Il Bolscevico'' come nemico pubblico numero uno a livello regionale per il martoriato popolo calabrese, il quale, passando dalle ''delizie'' dell'era del fascista mal-ripulito e carcerato Scopelliti (oggi alleato di Salvini) a quelle di ''palla-palla'', è passato dalla padella alla brace.
La qual cosa dimostra che destra e ''sinistra'' borghese, con e senza le stelle, in Calabria come in tutto il Paese sono diverse facce della stessa medaglia borghese, neofascista e filomafiosa.
Oliverio dimettiti, sei la vergogna della Calabria!
19 dicembre 2018