Ungheria
Lavoratori e studenti uniti in piazza contro la “legge schiavitù”
Il capo dello Stato János Áder firmava il 20 dicembre la legge sul lavoro voluta dal premier fascista Viktor Orbán che consente ai padroni di chiedere fino a 400 ore di straordinario all'anno e di ritardarne il pagamento anche per tre anni. L’aumento degli straordinari sarebbe attuato con una settimana lavorativa di sei giorni o con un orario giornaliero di oltre dieci ore giornaliere su cinque giorni. Gli straordinari sono formalmente facoltativi ma i sindacati denunciavano che in tempi di crisi è ancora più difficile per i lavoratori rifiutare la richiesta dei padroni per la paura di perdere il posto.
Le proteste contro quella che è stata chiamata giustamente la “legge della schiavitù” erano iniziate già all'annuncio della bozza di legge fatto dal governo e al voto favorevole del parlamento del 12 dicembre che modificava il Codice del Lavoro entrato in vigore nel 2012 per far salire il tetto degli straordinari a 400 ore annue. Molto vivaci le manifestazioni con migliaia di manifestanti in piazza in particolare nella capitale Budapest, di fronte al Parlamento dove si sono trovati fianco a fianco nella protesta lavoratori e studenti contro la legge schiavista e per la libertà di studio e di ricerca nelle università.
Il fascista Orban ha tirato dritto e fatto firmare la legge dal presidente e renderla operativa.
16 gennaio 2019