Comunicato dell'Organizzazione di Vicchio del Mugello (Firenze) del PMLI
Basta ritardi e cancellazioni dei treni sulla linea ferroviaria Faentina!
Ritardi, soppressioni di corse, riscaldamento che non funziona bagni senza acqua e chi più ne ha più ne metta: ecco lo stato dei treni sulla linea ferroviaria Faentina. Questi problemi sono cronici dalla riattivazione della linea, venti anni fa ormai, ma non possiamo non rilevare che negli ultimi tempi vi è stato un netto peggioramento del servizio, al di là dei ritardi di questo mese dovuti alla riparazione del ponte alla stazione di Campomigliaio.
Da decenni i treni e le linee regionali sono stati penalizzati mentre sono state favorite le linee dell'Alta velocità rivolte ad una clientela ricca e privilegiata. Per cui, stazioni abbandonate a se stesse, guasti ai locomotori, treni vetusti con ancora in servizio le vecchie littorine ALn 668 mentre, secondo le promesse della Regione, dovevano già essere tolte dal servizio da anni; linea con un binario solo con relativi scambi tra treni che richiedono tempi lunghi.
Dei 31 milioni di euro dell'elettrificazione della linea assegnati proprio alla Faentina, come compensazione dei danni causati dal passaggio della TAV, che possono rappresentare una svolta per la sua messa in efficienza, non se ne sa più niente; a fine 2017 sembravano miracolosamente essere stati “ritrovati” ma subito dopo sono stati dirottati in buona parte da ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Regione Toscana, RFI e con l'avallo dei sindaci mugellani, sopratutto verso opere stradali, come l'eliminazione dei passaggi a livello in particolare in Val di Sieve. Non si deve fare una guerra tra le due zone, sarebbe una cosa stupida, ma questi soldi, assegnati per la linea Faentina e che interessano i comuni mugellani, non è giusto che siano utilizzati per tappare un'altra falla quale i passaggi a livello per i quali, in tutti questi decenni i nostri amministratori non hanno avuto la volontà politica di porvi rimedio. Passaggi a livello che comunque, con altri stanziamenti, vanno eliminati perché provocano l'aumento dell'inquinamento nelle zone dove sono ubicati e notevoli disagi alla popolazione.
Insomma, “l'impegno profuso dalla Toscana sulle ferrovie regionali”, sbandierato dall'assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli del PD, a commento del rapporto “Pendolaria” di Legambiente, non si è proprio visto sulle due linee ferroviarie che collegano il Mugello a Firenze, almeno se non si vuole far finta di non vedere i disservizi, come sembra fare in questi mesi Trenitalia che non sta riconoscendo agli abbonati della Faentina neanche quella briciola di risarcimento rappresentato dal cosiddetto “Bonus”:
La Faentina, che serve per il trasporto verso Firenze della popolazione, in particolare di lavoratori e studenti ma anche dei turisti presenti in zona o che si recano in Romagna o viceversa, come d'altra parte la linea ferroviaria via Pontassieve, deve essere potenziata nel materiale rotabile, nella linea stessa e nel numero di corse, da estendersi anche nei dopo cena in special modo nei giorni di sabato e domenica per il trasporto dei giovanissimi, il cosiddetto “Treno dei giovani”. Deve rappresentare una risorsa per le nostre zone invece, alla Regione Toscana guidata dal “centro-sinistra” da cui questo servizio dipende, al governo nero fascista e razzista Salvini-Di Maio, a Trenitalia e a Rete Ferroviaria Italiana, interessano solo i treni ad alta velocità.
Per porre rimedio a questa situazione l'unica strada percorribile è la mobilitazione della popolazione in generale e della componente pendolare in particolare per richiedere che Regione Toscana, Trenitalia e RFI rendano efficiente questa linea insieme a quella che attraversa la Val di Sieve, iniziando a far saltare fuori subito i 31 milioni assegnati per la Faentina. Sulla destinazione di questi soldi sarà bene che decida la popolazione riunita in assemblea, l'unico antidoto verso usi impropri.
Insomma, intorno alla questione treni regionali, una situazione tutt'altro che rosea, incombe sempre più l'immobilismo e l'“assuefazione” a livello istituzionale che ne lasciano inalterata la situazione senza far niente di concreto, efficace e immediato per migliorarla al di là dei bei discorsi. Immobilismo che, in definitiva, ha coinvolto anche le amministrazioni comunali. Un motivo in più per astenersi alle prossime elezioni comunali, disertando le urne, annullando la scheda o lasciandola in bianco!
Organizzazione di Vicchio del Mugello del PMLI
Vicchio, 27 febbraio 2019
Il comunicato è stato rilanciato in parte dal giornale on line Ok-Mugello
6 marzo 2019