Rubrica Corrispondenze operaie
Riunione del Direttivo provinciale Filctem-Cgil di Firenze
“Se mobilitati per giusti obiettivi i lavoratori scendono in piazza”
Nessun credito al governo Salvini-Di Maio
Venerdì 15 marzo si è svolta la riunione del Direttivo provinciale Filctem-Cgil presso la Casa del Popolo di S. Bartolo a Cintoia a Firenze. Davanti a circa 40 delegate e delegati e alla presenza della direttrice Inca-Cgil di Firenze e di un compagno della Segreteria confederale fiorentina, i lavori sono iniziati con la relazione introduttiva del Segretario provinciale Filctem-Cgil.
Egli, pur affermando che la manifestazione nazionale del 9 febbraio a Roma ha fatto acquisire consapevolezza che la piazza può essere strumento di lotta, ha centrato l'intervento sulla necessità di contrattare ulteriormente con questo governo, nell'ottica della concertazione ed anche perché "ci sono segni di discontinuità con il passato". Affermazione secondo me sbagliata in quanto questo governo è perfettamente in linea con quelli che lo hanno preceduto.
Dopo ha avuto la parola la compagna dell'Inca-Cgil per alcuni aggiornamenti rispetto a quota 100 e reddito di cittadinanza.
Poi si è passati agli interventi, molto numerosi, con delegate e delegati che hanno socializzato le proprie esperienze e il proprio pensiero. Un delegato di una fabbrica farmaceutica ha affermato che c'è preoccupazione per la crescente automazione nei processi di produzione, paventando rischi per i posti di lavoro. Un funzionario ha evidenziato alcune crisi aziendali nell'Empolese-Valdelsa sottolineando il bisogno di un forte senso di solidarietà fra lavoratori di tutte le fabbriche. Un delegato di una fabbrica chimica della piana fiorentina circa la manifestazione di Roma ha dichiarato che uno sciopero sarebbe stato più impattante.
Sono intervenuto anch'io concentrando l'attenzione sul segnale forte di lotta e di mobilitazione uscito dalla manifestazione sindacale di Roma, un segnale alle Organizzazioni Sindacali che se si danno giusti obbiettivi e rivendicazioni le lavoratrici ed i lavoratori sono disposti a seguirle e a lottare. Inoltre ho dato una valutazione sul rinnovo del prossimo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) in quanto sono membro della delegazione trattante a livello nazionale. Sulle proposte per la piattaforma di CGIL, CISL e UIL che dovrà essere discussa nelle fabbriche di lavanderia industriale e licenziata entro il 29 marzo ho dato un giudizio negativo in quanto a fronte di alcune richieste condivisibili è l'impianto contrattuale che non risponde ai bisogni dei lavoratori in quanto è centrato sulle compatibilità aziendali e sulla non conflittualità dei lavoratori stessi. Un giudizio che ho espresso anche nell'Assemblea ad hoc alla Lavanderia Chi-Ma di Scarperia e San Piero a Sieve (dove lavoro e sono delegato sindacale). Questo intervento è stato largamente applaudito.
La riunione di S. Bartolo si è conclusa con la relazione del compagno della Segreteria confederale che si è limitato ad un discorso di circostanza basato comunque sulla linea sindacale della maggioranza.
Nel pomeriggio si è tenuto un momento di confronto e di proposta sulla questione del tempo necessario alla vestizione degli abiti da lavoro. Un tema che ha visto una buona partecipazione dei delegati che si sono confrontati ognuno secondo la propria esperienza. Un tema che verrà riportato nelle fabbriche per chiedere ai lavoratori il proprio parere e per valutare i passi successivi da intraprendere.
È stata una riunione molto interessante per quanto emerso dagli interventi dei delegati che serviranno per la mia azione sindacale futura.
W la classe operaia!
Coi Maestri e il PMLI vinceremo!
Andrea, operaio del Mugello (Firenze)
27 marzo 2019