Dall'ultima lotta tra le due linee il PMLI è uscito più forte. Lavoriamo solo per dargli un corpo da Gigante Rosso
di Patrizia Pierattini*
Sono quattro mesi che seguo con attenzione, attraverso “Il Bolscevico” e i documenti delle istanze centrali del PMLI, la vita e le attività del Partito, dopo l'ultima lotta tra le due linee che si è svolta nella Riunione plenaria dell'Ufficio politico del 3 novembre scorso. Vi ho riflettuto a fondo e sono arrivata alle conclusioni che la salute del nostro amato Partito è per tanti aspetti molto più buona che mai. Ed è un bel successo nel momento in cui il PMLI, il 9 Aprile, compie 42 anni.
Da questa lotta di linea di grande importanza ideologica, politica e storica, il Partito è uscito più forte, più unito e più maturo. Tutte le istanze di base e intermedie si sono strette attorno al Comitato centrale e all'Ufficio politico condividendone le decisioni prese, anche quella doverosa di radiare dal PMLI lo sconfitto che aveva abbandonato il Partito senza darne alcuna spiegazione. Se si ravvede, come dalla prassi vigente, può sempre richiedere di essere riammesso nel PMLI.
La salute del Partito è oggi più buona anche perché i suoi militanti, comprese le preziosissime nuove leve, giovani e meno giovani, hanno capito, grazie alla testa rossa e lungimirante del Partito, che quella vite apparentemente essenziale in realtà non lo era, e che comunque era già logorata e inservibile.
Forti di questa esperienza e stimolati dalle lotte dei movimenti antifascisti, sociali, ambientalisti, femminili e giovanili, dobbiamo impegnarci a fondo per dare al PMLI quelle membra, braccia, gambe, spine dorsali forti quanto la sua testa.
Come il compagno Giovanni Scuderi non si stanca di sollecitare, bisogna dare al PMLI un corpo da Gigante Rosso, lavorando sodo perché questo è il compito di oggi e per il domani prossimo. E dobbiamo svolgerlo con intelligenza e continuità praticando la politica del fronte unito e facendo leva sulla democrazia diretta nei movimenti di massa, nel sindacato, nei luoghi di lavoro e di studio. Dobbiamo soprattutto pensare alle giovani e aigiovani che come il sole alle 8 o alle 9 del mattino invadono e riscaldano le piazze d'Italia.
Stiamo andando avanti molto bene, anche se dobbiamo sempre migliorarci, come dimostrano il successo della recente Riunione allargata della Commissione di massa del Comitato centrale e lo splendido lavoro che abbiamo fatto alla storica manifestazione antifascista di Prato. Senza parlare degli importanti documenti sul Centenario della Terza Internazionale e sull'appello alle ambientaliste e agli ambientalisti, nonché il profondo Editoriale della compagna Monica Martenghi che ha rafforzato la linea femminile del PMLI. Senza parlare dello sviluppo del rapporto rosso e galvanizzante con i nostri compagni e fratelli panamensi che si battono ogni giorno in condizioni peggiori delle nostre. È proprio vero: chi si assomiglia si piglia.
Credo che il PMLI abbia salito uno scalino, e che in generale i suoi membri, compresi gli “ultimi arrivati”, abbiano compreso che l'avvenire del Partito non poggia solo sulle spalle del nucleo storico del Partito ma anche sulle loro spalle. E ciò è di fondamentale importanza in vista delle inevitabili contraddizioni nel Partito, sia di carattere antagonista, sia quelle ricorrenti in seno al popolo.
All'interno del Partito e tra le masse dobbiamo imparare e insegnare qualcosa ogni giorno. Il PMLI è aperto alle masse e ai movimenti di massa, a partire da quello delle donne che sono sotto attacco dal disegno di legge Pillon e dal Congresso mondiale di Verona sulla famiglia che vogliono ricacciare le donne nel medioevo e rinchiuderle in casa. Noi non glielo dobbiamo permettere e partecipare alla barriera contro il patriarcato, il fascimo, il razzismo, l'omofobia.
Stretti in cordata, rafforzando i legami politici e personali, diamo l'anima per buttare giù il governo nero fascista e razzista Salvini-Di Maio, per battersi contro l'“autonomia regionale differenziata” che rompe di fatto l'unità del Paese, per difendere gli interessi delle masse lavoratrici, pensionate, femminili e giovanili, per dare un futuro ai giovani.
Avanti con forza e fiducia sulla via dell'Ottobre verso l'Italia unita, rossa e socialista!
Coi Maestri e il PMLI vinceremo!
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* È uno dei primi quattro pioneri del PMLI
3 aprile 2019