Indagata capolista M5S alle europee
Appena incoronata capolista del Movimento 5 Stelle nella circoscrizione Nord Ovest alle prossime elezioni europee, la candidata Mariangela Danzì, super sponsorizzata dal ducetto Di Maio, è subito finita indagata dalla procura di Brindisi insieme con alcuni tecnici comunali e con i vertici dell’Autorità portuale.
Il reato contestato dal Pm Raffaele Casto è "invasione di terreni pubblici", così come documentato da un sopralluogo della Capitaneria di porto.
La Danzì è stata subcommissario prefettizio al comune di Brindisi, tra il 2017 e il 2018, dopo le dimissioni della sindaca Angela Carluccio.
Come primo atto la Danzì si ritrova fra le mani la patata bollente di un progetto, messo in stand by dalla precedente amministrazione comunale, che prevedeva la realizzazione di una serie di opere per delimitare il circuito doganale. Secondo l’accusa, gli interventi erano in difformità rispetto al piano regolatore. In particolare una recinzione che divide la zona del Porto con la città non sarebbe stata realizzata in cristallo, come dovuto, ma in ferro. Che, chiaramente, stando davanti al mare è già tutto corroso. Orribile e praticamente da buttare. La giunta Carluccio aveva dichiarato abusiva la recinzione, che corre per chilometri lungo il porto, con il ripristino dei luoghi e lo smontaggio della parte realizzata che sarebbe stata montata su terreni comunali. L’Autorità portuale aveva impugnato il provvedimento al Tar. Poi la giunta fu sfiduciata e una volta arrivata la gestione commissariale si arrivò a una transazione, oggi appunto finita sotto l’inchiesta della magistratura.
Ciononostante Di Maio e i 5 Stelle hanno già fatto sapere che per nessuna ragione la candidatura della Danzì sarà ritirata in quanto: “Si tratta di un’indagine irrilevante”.
Sic!
24 aprile 2019