Estratti della domanda di ammissione al PMLI di Massimiliano Cleti
“Dopo 27 anni chiedo di essere riammesso al PMLI per contribuire alla causa del socialismo e prendere in pugno il mio destino”
“Il PMLI è il partito del socialismo. In futuro anche in Italia svetterà il colore rosso”
È con grande gioia rivoluzionaria che riaccogliamo a braccia aperte nel Partito il compagno Massimiliano Cleti. Lo ricordiamo per il grande e coraggioso lavoro che ha svolto a Roma, da solo, per due anni come membro del PMLI. Poi, non sopportando più il “tallonamento” da parte della polizia e le pressioni dei genitori ha gettato la spugna ed ha abbandonato il Partito. Aveva 19 anni. Ma il PMLI, come dice nella domanda di ammissione al Partito, che qui di seguito pubblichiamo in estratti, gli era “rimasto nel cuore e ne serbava sempre un affettuoso ricordo”. Che ha mantenuto quando, assieme alla sua famiglia, si è trasferito a L'Aquila, dove risiede attualmente.
Il Centro del Partito non ha avuto difficoltà a riammetterlo nel PMLI, applicando la linea verso gli ex membri del Partito. Sui radiati recita: “Per quanto riguarda la categoria dei radiati vale, in generale e in maniera leggermente più morbida, quanto detto per gli espulsi. Solo che i radiati possono essere riammessi nel Partito, qualora lo richiedano e si pentano degli errori commessi e facciano l'autocritica scritta” (dal Rapporto di Giovanni Scuderi alla Seconda Sessione plenaria del 4° CC del PMLI dal titolo “La situazione del Partito e la nostra battaglia elettorale astensionista” del 18/2/2001).
Non è il primo caso di compagni che dopo tanti anni rientrano nel Partito. Ricordiamo ancora con commozione il compagno napoletano Ferdinando Puglia che sul letto di morte ci ha scritto queste parole: “Volevo salutarvi per un'ultima volta prima che la malattia da cui sono affetto da circa un anno mi porti via. Ma prima di salutarvi voglio porvi le mie sincere e profonde scuse per gli errori gravi e inammissibili che ho commesso nei confronti del Partito. Faccio questa autocritica non con l'intenzione di essere riabilitato e essere riammesso nel Partito. Non merito nemmeno di essere riammesso come simpatizzante. Scrivo queste parole soltanto per ribadire che per me siete il vero e unico Partito del proletariato”.
Il compagno Massimiliano, da quando in questi ultimi anni ha ripreso i contatti col Partito, ha dato prova di essere un compagno serio, sincero, affidabile, puntuale, e si è distinto appoggiando documenti del Partito e interventi del compagno Giovanni Scuderi, Segretario generale del PMLI, attraverso articoli su “Il Bolscevico”, e scrivendo delle brevi corrispondenze sulla situazione a L'Aquila e provincia.
Se l'assisterà la salute, siamo certi che egli darà dei buoni contributi alla causa del PMLI, del socialismo e del proletariato, in particolare sul fronte giornalistico.
Tieni duro compagno Massimiliano, puoi sempre contare sul sostegno fraterno e affettuoso del Centro del Partito.
Dopo 27 anni chiedo di essere riammesso al PMLI per contribuire alla causa del socialismo e per prendere in pugno il mio destino. Alla faccia della lurida borghesia e dei suoi partiti fantoccio.
Andando assiduamente alle manifestazioni indette soprattutto dall'allora PDS, il sabato pomeriggio, a Roma, proprio lì conobbi “Il Bolscevico” e mi iscrissi al Partito nel 1991. Avevo 19 anni. Poi, per varie ragioni, ho perso di vista il PMLI. Mi ci sono riavvicinato due anni fa.
La ragione per cui persi di vista il PMLI (solo materialmente ma nel cuore ne serbavo sempre un affettuoso ricordo) è nel fatto che, nel 1992, mi venne una “fobia” per “le forze dell'ordine”; hanno influito anche le pressioni dei miei genitori. Ora voglio ricominciare col PMLI là dove il filo si era interrotto.
Ho letto “Il Manifesto del Partito Comunista”; “Salario, prezzo e profitto”; “I principi del marxismo” e “Stato e rivoluzione”.
Il PMLI è un Partito veramente e sinceramente rivoluzionario: è il Partito del socialismo! Forse non domani e nemmeno dopodomani: ma in futuro anche in Italia svetterà il colore rosso e si chiamerà Repubblica popolare italiana! Non riesco a dire altro se non, ancora una volta, di fare un buon uso dell'organo del PMLI “Il Bolscevico”! L'unico giornale (anche se ora non è più cartaceo) che dice la verità sugli avvenimenti che accadono e che ha una visione dei fatti autenticamente marxista-leninista. Solo per un giorno ho provato a comprare “il manifesto”,che squallore! Non c'era ombra (nemmeno l'ombra) di qualcosa che possa dirsi di sinistra. Avanti per il socialismo!
Mi impegno a inviare articoli su L'Aquila, come già sto facendo da simpatizzante del Partito.
Il programma del PMLI è ottimo, sincero, rivoluzionario, si basa sul marxismo-leninismo-pensiero di Mao come lo Statuto. Sono sulle posizioni del Partito. Viva il PMLI!
Il PRC, il PCI e il PC di Rizzo di comunista o di rivoluzionario (e men che mai di marxista-leninista) non hanno proprio nulla! Basta sentire quello che dicono! Sono tutti, inevitabilmente, nella sfera borghese e pensano tutti allo stesso modo. Si potrebbe pensare, alle volte, di appartenervi o di votare per loro: ma la realtà è ben diversa dai sogni. Questi “partiti” sono solamente squallidi! Gloria eterna al PMLI!
29 maggio 2019