Rapporto della Finanza
30 miliardi riciclati dalle mafie
Lo scorso 21 giugno, in occasione della festa annuale della guardia di finanza relativa alla fondazione del corpo, è stato presentato un rapporto, curato dalla direzione nazionale antimafia, sul riciclaggio del denaro delle mafie nell'economia legale.
Dalla relazione risulta che nell'ultimo anno sono stati almeno 30 i militardi che le mafie hanno investito nel mondo dell'economia legale, quasi sempre inducendo imprenditori che operavano nella legalità, e che spesso si trovavano in difficoltà economiche, a scendere a patti con le organizzazioni malavitose, le quali utilizzano sempre lo strumento della minaccia dell'uso della forza al fine di indurre.
I capitali che le mafie investono in iniziative imprenditoriali legali derivano per la maggior parte dal traffico di droga, e tali iniziative imprenditoriali, in qualsiasi ramo dell'economia, determinano una concorrenza sleale con prezzi che di fatto mettono in ginocchio gli imprenditori legali che tentano di restare sul mercato: infatti la provenienza illecita dei capitali investiti permette alle imprese gestite dalla mafia, quasi sempre in società con normali imprenditori per non dare nell'occhio, di tenere i prezzi bassi a tal punto da mettere in difficoltà gli imprenditori legali, i quali sempre più spesso cadono vittima delle stesse mafie attraverso il sistema dell'usura e, alla fine, dell'acquisizione delle stesse azienda da parte delle organizzazioni criminali.
Il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho ha definito questo fenomeno “borghesia mafiosa“, sottolineando il fatto che ormai le organizzazioni criminali si comportano in apparenza come normali strutture imprenditoriali, traendo però un gigantesco vantaggio dal fatto di avere una disponibilità di denaro talmente ingente che mai gli imprenditori normali portanno avere se non con il ricorso al credito delle banche, credito che comunque è sempre tendenzialmente limitato e circoscritto da precise garanzie.
Il rapporto mette infine in evidenza la dimensione internazionale che ha raggiunto la capacità di investimento finanziario delle mafie, con investimenti ingenti di denaro nelle principali piazze europee e mondiali, compresi i paradisi fiscali.
10 luglio 2019