Cosenza
Un disoccupato si suicida dopo un corso-truffa
Sei arrestati con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata al rilascio di falsi diplomi Oss
Dal nostro corrispondente della Calabria
Dramma della disperazione prodotto dal business della formazione professionale (alimentato dalla cronica mancanza di lavoro) in Calabria e in particolare nel Cosentino.
La procura di Castrovillari ha scoperto una serie di finti corsi di formazione per Operatori Socio Sanitari (Oss) gestito dalla sedicente Scuola ''Sud Europa'' di Altomonte, tenuto presso l'ex ospedale di Trebisacce, chiuso fin dai tempi di Scopelliti (oggi in carcere e alleato di Salvini) e trasformato in ''set cinematografico'' con tanto di infermieri veri (che tuttora lavorano nella struttura) e ogni dettaglio per farli sembrare corsi veri e autorevoli.
Il costo del corso per OSS, circa 2 mila euro per i malcapitati, prevedeva 1.000 ore di studio teorico e 450 ore di tirocinio (mai avvenute) presso strutture accreditate e si sarebbe dovuto concludere poi a Napoli per l'attestato finale, inutile e farlocco ovviamente.
Uno dei truffati, disperato per la mancanza di lavoro, i soldi spesi e la truffa subìta si è suicidato.
Sei le persone sotto inchiesta della magistratura, due lavoratori dell'Asp di Cosenza, due imprenditori esponenti della ''scuola di formazione'' di Altomonte, due omologhi di altre ''scuole'' fasulle accreditate dalla Regione Campania: la ''Chek-up formazione'' e il ''Sadra''.
Non sono state fornite per intero le generalità degli indagati, perlopiù calabresi, i capi d'imputazione vanno dalla truffa alla associazione a delinquere finalizzata alla falsa emissione di qualifiche professionali e si sta valutando anche l'istigazione al suicidio.
Il giro d'affari della truffa è di circa 570mila euro, riguardanti almeno 30 corsi professionali fasulli ed è andata avanti per anni, la vicenda del disoccupato suicida di 47 anni che frequentò un corso insieme alla sua ragazza risale al 2016.
Inquietante il ruolo dell'Asp di Cosenza che avrebbe dovuto vigilare e non lo ha fatto, (meriterebbe lo scioglimento come per quelle di Reggio e di Catanzaro) oltre che delle due regioni, Calabria e Campania, amministrate dal PD, la prima dal filomafioso e plurinquisito Mario “palla-palla” Oliverio, la seconda da ''don'' Vincenzo De Luca.
Una vergogna senza fine prodotta dalla disoccupazione e dall'infame business della formazione che ha arricchito negli anni centinaia di pescecani vicini ai politicanti borghesi locali lucrando sulla disperazione dei disoccupati del nostro martoriato Meridione, conducendo perfino alla morte come si vede, né le cose sono migliorate con il reddito di cittadinanza e la cosiddetta ''facilitazione all'ingresso nel mondo del lavoro'' voluto dal governo nero Salvini-Di Maio, sostituito dal governo Conte liberale e trasformista, al servizio del regime capitalista neofascista, anzi!
Urge una legge per il lavoro stabile, a tempo pieno, a salario intero e sindacalmente tutelato per tutti i lavoratori e i disoccupati, nel quadro della lotta contro il capitalismo, causa di tutto questo, per il socialismo e la conquista del potere politico da parte del proletariato sulla via dell'Ottobre.
Chiave di volta per risolvere, per sempre, la plurisecolare Questione meridionale, che per noi marxisti-leninisti è la vera questione nazionale.
30 ottobre 2019