Catania
Combattivo corteo degli ambientalisti per il clima: “Distruggiamo il sistema, non il pianeta”
Schembri invita all'unità per la tutela dell'ambiente e del clima e per il socialismo e il proletariato al potere

Dal corrispondente della Cellula “Stalin” della provincia di Catania
A Catania venerdì 29 novembre in piazza Roma si è tenuto il concentramento di studentesse e di studenti, insegnanti, lavoratrici, lavoratori, pensionate, pensionati precari disoccupati, tanti i bambini accompagnati dai loro genitori, del corteo indetto dal coordinamento catanese Friday for future. Continua così la lunga marcia del movimento ambientalista globale Friday for future lanciato dalla sedicenne svedese Greta Thunberg con lo sciopero della scuola per il clima, giunto alla sua quarta giornata di mobilitazione globale: Catania ha risposto con un combattivo corteo, a cui hanno partecipato migliaia di manifestanti, che ha attraversato il centro cittadino, e che si è ingrossato ancor di più raccogliendo chi si univa spontaneamente.
Tanti i cartelli e gli slogan di protesta. Tra i più gettonati: "Ci siamo rotti i polmoni", "Non ci fermerete non ci fermeremo il mondo salveremo". Tanti gli striscioni, uno per tutti: "Distruggiamo il sistema non il pianeta". Presi di mira i potenti del mondo che per la loro sete di profitto stanno distruggendo l'ecosistema. I manifestanti hanno denunciato l'industria della moda, nello specifico del settore della fast fashion e del greenwashing delle aziende che sfruttano strategicamente la sostenibilità ambientale ingannando il consumatore e che invece contribuiscono all'inquinamento. I manifestanti hanno attuato una protesta simbolica davanti al negozio di abbigliamento della H&M in via Etnea. Presa di mira anche Unicredit che continua a speculare sul fossile e a supportare la guerra al Rojava e McDonald's, multinazionale americana criticata dagli ambientalisti per il suo consumo di carne rossa che contribuisce negativamente all'inquinamento globale.
Il combattivo corteo dopo aver attraversato parte di via Etnea, piazza Stesicoro, quattro canti via di San Giuliano, si è concluso in piazza Teatro Massimo, dopo una partecipata assemblea popolare. Tanti gli interventi critici contro i responsabili dell'inquinamento come le industrie che usano fonti fossili, del gas, dell'acqua e dei rifiuti. Sono intervenuti anche gli animalisti che hanno chiesto di rispettare gli animali come esseri viventi, i vegani, che hanno esaltato i benefici dell'alimentazione alternativa e i bambini che hanno invitato tutti a non usare la plastica. Naturalmente sono intervenuti gli organizzatori del movimento Friday for future.
Il PMLI ha partecipato al corteo con la Cellula “Stalin” della provincia di Catania dando un contributo di classe alla lotta per il clima portando il manifesto storico "Con Engels per sempre, contro il capitalismo per il socialismo". "Noi uomini non dominiamo la natura, le apparteniamo, il capitalismo la saccheggia”. Manifesto condiviso e molto fotografato. Alcune studentesse hanno chiesto di essere fotografate attorno al manifesto. È stato distribuito il volantino col documento dell'Ufficio politico del PMLI, "Lettera aperta alle ambientaliste ed agli ambientalisti", un documento storico che fa chiarezza sulla realtà in cui viviamo e su qual è l'alternativa.
Nell'assemblea di piazza il compagno Sesto Schembri ha fatto un intervento citando un passaggio importante della giovane ambientalista svedese Greta Thunberg durante La Cop 24 di Katowice in Polonia: "la biosfera è sacrificata perché alcuni possono vivere in maniera lussuosa, la sofferenza di molte persone paga il lusso di pochi. Se è impossibile trovare soluzioni all'interno di questo sistema, allora dobbiamo cambiare sistema".
Il compagno ha citato Engels, ambientalista storico assieme a Marx, che ha individuato nel capitalismo il cancro da eliminare dalla nostra società perché è la causa delle disuguaglianze sociali, delle guerre imperialiste, dell'egoismo razzista e del fascismo.
Egli ha aggiunto che questo quarto sciopero globale per il clima dimostra che il movimento cresce e prende coscienza dei legami tra capitalismo e ambiente e ha elogiato gli organizzatori e i partecipanti al corteo, soprattutto le ragazze e i ragazzi che si sono distinti per combattività. Ha concluso dicendo che questa è una lotta lunga e dura, con flussi e riflussi. "Uniamoci dunque per la tutela dell'ambiente, il miglioramento del clima mondiale, per il socialismo e il proletariato (che produce tutta la ricchezza) al potere.
 
 

4 dicembre 2019