Trump vara le Forze spaziali e aumenta le spese militari
“America prima anche nello spazio”
Lo spazio come nuova frontiera militare
Con una cerimonia tenuta nella base dell'Aeronautica militare degli Stati Uniti di Andrews, quella degli aerei presidenziali Air Force One nei pressi di Washington, Donald Trump firmava il 20 dicembre scorso la legge del bilancio militare per l'anno fiscale 2020 che contiene due importanti novità: il varo delle Forze spaziali e il terzo e più consistente aumento delle spese militari annuali. Due eventi che secondo il presidente Usa segnano un giorno “veramente storico per le forze armate americane”.
La Space Force Usa, la forza spaziale non è più una branca dell'aviazione ma diventa formalmente il sesto ramo delle forze armate degli Stati Uniti, dopo Esercito, Marina, Aviazione, Corpo dei marines e Guardia costiera. Del nuovo settore era nominato responsabile seduta stante il generale Jay Raymond, già responsabile del Comando spaziale degli Stati Uniti istituito nell'agosto scorso. La cerimonia rappresenta quindi il salto di qualità impresso da Trump alla politica militare dell'imperialismo americano che tratta lo spazio come una nuova frontiera militare dove esibire i muscoli contro i principali avversari che sono ancora una volta Cina e Russia.
Lo spazio è fondamentale per gli interessi economici, la sicurezza nazionale e financo lo stile di vita degli americani, spiegava il capo dello stato maggiore congiunto delle forze armate statunitensi generale Mark Milley, non è più solo un luogo di appoggio delle operazioni militari in altri scenari e ambiti, vedi il ruolo di monitoraggio dei satelliti spia e dei sistemi di comunicazioni satellitari. Perciò, per ritornare alle dichiarazioni di Trump, la superiorità americana nello spazio è “assolutamente vitale”, è un vantaggio acquisito che deve essere mantenuto a ogni costo, senza badare a spese. Un impegno per dar corpo allo slogan presidenziale “America prima anche nello spazio”.
L'altro capitolo importante della legge di bilancio militare riguarda un nuovo aumento delle spese per tutte le armi. “La legge che sto firmando oggi prevede 738 miliardi di dollari in finanziamenti per la difesa per il 2020. È un record storico. Nella storia del nostro paese, questa è la somma più alta che abbiamo mai speso per i nostri militari”, annunciava petto in fuori e elmetto in testa il presidente americano che teneva a sottolineare il costante aumento dei fondi ai militari sotto la sua amministrazione, dai 700 miliardi di dollari del suo primo anno ai 716 miliardi dell'anno scorso.
Finanziamenti destinati all'acquisto di quasi 100 nuovi F-35, 24 nuovissimi F/A-18, 155 elicotteri per l'esercito, 165 carri armati Abrams, 2 sottomarini di classe Virginia, 3 cacciatorpediniere della clase Arleigh Burke, una portaerei di classe Ford e “molto altro ancora” elencava Trump senza mancare di evidenziare che anche la paga dei soldati aumenterà nel 2020, “il più grande aumento” da molto tempo. E prima di firmare davanti le telecamere la legge sul bilancio militare, Trump sottolineava che “dopo tre anni da record di investimenti militari il nostro paese ha respinto un futuro di declino americano”, la rotta sarebbe invertita verso il consolidamento del “dominio americano” in campo militare.
29 gennaio 2020