Alternanza scuola-lavoro
Uno studente schiacciato da un cancello
Nell'alternanza non ci sono diritti di sicurezza
Abrogare la “Buona scuola” di Renzi
Ancora un grave incidente sul lavoro, l'ennesimo, il 13 febbraio nel cortile di una fabbrica del settore meccanico agricolo di Genola (Cuneo). Ma il fatto è ancor più grave perché la vittima è uno studente di 17 anni che frequenta il corso di “Tecnico riparatore veicoli a motore” alla scuola di formazione professionale Afp di Verzuolo, e si trovava all’interno della Mondino Trattori per svolgere le ore di alternanza scuola-lavoro previste dalla famigerata “Buona scuola”. È rimasto schiacciato dall’improvvisa uscita dal binario di una pesante cancellata in ferro che da anni non veniva utilizzata. Non c’era nessuno al momento dell’incidente. A trovare lo studente e dare l’allarme è stato, al termine della pausa pranzo, un operaio della ditta. Sono intervenuti i vigili del fuoco per liberarlo, trasportato in elisoccorso è stato ricoverato in terapia intensiva per un grave trauma da schiacciamento alla testa all'ospedale infantile Regina Margherita di Torino.
Gravi le responsabilità da accertare, a cominciare dai tutor (uno della scuola e uno interno all’azienda che hanno il compito di seguire l’attività di apprendimento del giovane stagista, orari e mansioni), sia del servizio dell’Asl per la sicurezza sul lavoro. Ben sappiamo che quella principale però è del sistema di sfruttamento capitalistico che non garantisce sicurezza, rispetto dei diritti e delle tutele dei lavoratori, ma anzi produce “riforme” come quella a firma Renzi, dove è prevista, l'obbligo dell'alternanza scuola-lavoro per gli studenti come requisito essenziale per l'accesso all'esame di Stato. Una “riforma” aziendalista e filopadronale che va urgentemente abrogata perché rende subalterna la scuola alle imprese capitalistiche e riduce gli studenti a “forza-lavoro” senza diritti e senza salario e a continuo rischio della vita.
26 febbraio 2020