Coinvolta la giunta Ceriscioli delle Marche
Inchiesta Aerdorica: 78 indagati quasi tutti del “centro-sinistra”
Tre presidenti di Regione, decine di assessori, consiglieri, dirigenti, funzionari regionali, manager e membri del consiglio di amministrazione di Aerdorica, quasi tutti appartenenti al “centro-sinistra”, sono finiti sotto inchiesta della procura di Ancona che dal maggio scorso indaga sull'allegra gestione di Aerdorica, la società che si occupa dell’aeroporto Sanzio di Falconara, nel corso dell'ultimo ventennio.
In cima alla lista dei 78 indagati, tutti accusati di peculato in concorso e continuato, fattispecie contestata al pubblico ufficiale o all’incaricato di un pubblico servizio che si appropria illecitamente di denaro, spiccano l'attuale governatore delle Marche Luca Ceriscioli (Pd) con la giunta al completo, e i suoi predecessori, Gian Mario Spacca e Vito D’Ambrosio.
Sul banco degli imputati, secondo quanto riportato dai media locali, ci sono gli assessori regionali Angelo Sciapichetti, Manuela Bora, Anna Casini, Moreno Pieroni, Loretta Bravi, Fabrizio Cesetti. Insieme agli ex presidenti del Cda di Aerdorica, Edoardo Mentrasti, Mario Conti e Giovanni Belluzzi, all’ex d.g. Marco Morriale, fino all’ex consigliere delegato, oltre ad alcuni consiglieri del cda e del collegio sindacale in carica tra il 1999 e il 2014. Tra gli indagati c’è anche Massimo Bianconi, ex direttore generale di Banca Marche, poiché l’istituto possedeva una quota di Aerdorica.
L'inchiesta che coinvolge le ultime quattro giunte regionali delle Marche (dal 2002 al 2017) è stata avviata nel maggio scorso ma è diventata di dominio pubblico solo a fine gennaio scorso quando è circolata la notizia che il Pubblico ministero (Pm) Paolo Gubinelli ha chiesto al Giudice per indagini preliminari (Gip) Carlo Cimini una proroga di indagine.
Le indagini sono state avviate in seguito al rapporto stilato a settembre 2018 dalla commissione regionale d’inchiesta sull’aeroporto in cui si parla apertamente di “assenza di controllo” da parte della Regione e di “continui esborsi di denaro pubblico”. Infatti l’aeroporto regionale nonostante i lauti finanziamenti pubblici e non è mai riuscito ad attrarre un flusso accettabile di viaggiatori. Nel mirino degli inquirenti ci sono in particolare le somme stanziate nel tempo dalla Regione, azionista di maggioranza fino all’estate scorsa di Aerdorica che negli anni ha accumulato debiti per circa 40 milioni di euro; in sostanza il Pm punta a scoprire che fine abbiano fatto le risorse pubbliche erogate dalla Regione al gestore e l’eventuale mancato controllo pubblico.
Nel luglio scorso il Tribunale aveva dato il via libera al concordato preventivo della società evitando in extremis il fallimento di Aerdorica ma avviando di fatto la privatizzazione con l'ingresso nel capitale sociale del gruppo Njord Partners attraverso la controllata Njord Adreanna (estranei al procedimento) che ha promesso investimenti per circa 15 milioni di euro.
Altro che partito del “buon governo”!
Dalla Sicilia al Piemonte, passando per la Calabria e la Basilicata, Abruzzo, Lazio e Molise il Pd è sempre più coinvolto nei peggiori scandali giudiziari.
4 marzo 2020