Inchiesta Consip
L'ex ministro Lotti (PD) è accusato anche di rivelazione di segreto
Stessa accusa per Saltalamacchia, ex comandante dei carabinieri della Legione toscana
Oltre che per favoreggiamento, l’ex ministro renziano Luca Lotti e l’ex comandante dei carabinieri della Legione Toscana, Emanuele Saltalamacchia, rischiano di finire sotto processo anche per concorso in rivelazione di segreto d’ufficio.
La notizia riguardante l'invio di un nuovo avviso di notifica per chiusura indagini a carico di Lotti e Saltalamacchia, atto che in genere prelude alla richiesta di rinvio a giudizio, è trapelata il 2 marzo durante l'udienza del processo inerente lo scandalo della centrale unica per gli acquisti della pubblica amministrazione, la Consip, che vede già sul banco degli imputati Lotti e Saltalamacchia accusati di aver rivelato nel 2016 all’ex amministratore delegato della società per azioni, partecipata al 100% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, Luigi Marroni, l’esistenza di un’indagine sulla stazione appaltante.
Il nuovo capo d’imputazione è stato formulato dagli stessi Pubblici ministeri (Pm) romani che nei mesi scorsi, proprio per questa accusa avevano chiesto l’archiviazione che invece è stata rigettata dal Giudice per indagini preliminari (Gip) Gaspare Sturzo che evidentemente ha ravvisato tutti gli estremi per chiamare Lotti e Saltalamacchia a rispondere anche di rivelazione di segreto d’ufficio commesso in concorso con “ignoti pubblici ufficiali” che “in violazione dei doveri inerenti alle loro funzioni o comunque abusando delle loro qualità, rivelavano” quella stessa notizia “che doveva rimanere segreta”.
In attesa che sul nuovo capo di imputazione per Lotti e Saltalamacchia arrivi la decisione di un Gip, la prossima udienza del processo, in cui sono imputati fra gli altri anche l’ex comandante generale dell’Arma dei carabinieri Tullio Del Sette e l’ex manager Publiacqua, Filippo Vannoni, è stata rinviata al prossimo 30 giugno.
18 marzo 2020