Coronavirus
Il Tribunale di Firenze impone la tutela della sicurezza dei lavoratori rider
Redazione di Firenze
Agli inizi di aprile, il tribunale di Firenze ha imposto la tutela dei rider, lavoratori atipici addetti alla consegna a domicilio dei cibi pronti, cioè ha imposto che questa categoria di lavoratori sia dotata di mascherine, guanti e quant'altro per svolgere in sicurezza le proprie mansioni.
La sentenza, la prima nel suo genere, firmata dal giudice della sezione Lavoro Tommaso Maria Gualano, ha origine dalla richiesta al tribunale fiorentino avanzata da Yiftalem Parigi, rider e delegato sindacale Nidil (Nuove identità di lavoro) della Cgil, affinché venisse imposto alla “sua” azienda, la società multinazionale Just Eat Italy, di dare a tutti i lavoratori “dispositivi individuali di protezione contro il rischio di covid-19”. In precedenza la richiesta era stata rivolta direttamente all'azienda che però “si era limitata a distribuire una mascherina monouso senza cellophane protettivo ad alcuni lavoratori”, aggiungendo i pericoli per la salute al supersfruttamento a cui sono sottoposti i rider.
Il giudice ha stabilito che non si può rischiare di provocare “irreparabili pregiudizi al diritto alla salute” anche nel caso “di un collaboratore”. Questa sentenza si è resa necessaria visto che il governo Conte non ha provveduto concretamente al di là dei proclami a tutelare i lavoratori, come hanno dimostrato i recenti scioperi in tanti fabbriche e aziende in tutto il Paese, tanto meno i lavoratori atipici.
Il Nidil Cgil fiorentina, che ha sostenuto nella battaglia Yiftalem, ha commentato: “Una sentenza importante e pionieristica che riconosce i diritti di questi lavoratori e obbliga la piattaforma a tutelate la loro sicurezza sul lavoro. Chiediamo ora, quindi, che tutte le piattaforme dotino i propri rider degli adeguati dispositivi di protezione individuale”.
Questa è la conferma che non siamo tutti sulla stessa barca, come affermano le istituzioni a più voci, l'emergenza coronavirus mette in pericolo anzitutto la vita di chi, come i rider, opera nei servizi alla popolazione tutti i giorni e per vedere tutelata la propria salute devono rivolgersi al tribunale dopo che la multinazionale Just Eat Italy continuava a fare orecchie da mercante per non spendere nemmeno un euro nella protezione della salute e della vita dei suoi collaboratori. Che vergogna!
15 aprile 2020