Comunicato dell'Organizzazione di Biella del PMLI
Aderiamo all'iniziativa del Coordinamento Antifascista Biellese di omaggiare i monumenti partigiani il 25 Aprile
“Chiunque cammini sulla strada di casa o del lavoro deponga un fiore rosso alla base dei monumenti partigiani”
Purtroppo, per la prima volta in 75 anni, la Festa della Liberazione non può essere celebrata nelle piazze perché le masse popolari biellesi sono confinate in casa per l’emergenza sanitaria, mentre il Paese è sottoposto a un regime di militarizzazione e di pesanti restrizioni della libertà di movimento, di riunione e di sciopero.
Purtroppo l’Organizzazione biellese del Partito marxista-leninista italiano (PMLI) non può, dopo 25 anni ininterrotti, deporre una corona di gerbere rosse ai piedi del monumento partigiano di piazza Martiri della Libertà in Biella e partecipare, come ogni anno, alla celebrazioni ufficiali della Liberazione organizzate – presso la Frazione di Lace del Comune di Donato - dalle Sezioni ANPI Valle Elvo e Serra.
In questa drammatica situazione celebrare il 25 Aprile con le piazze virtuali, come quella organizzata dai firmatari dell'appello “#iorestolibero”, a cui hanno aderito l'ANPI e personalità della società civile, del mondo delle arti e dello spettacolo, e a cui aderisce anche il PMLI, rischia di essere una risposta purtroppo insufficiente, se non ambigua e con motivazioni e contenuti sbagliati. Specie se invece di dargli un chiaro e autentico carattere politico antifascista, la si impronta ai simboli della classe dominante borghese, come il tricolore, attorno al quale si chiama a “stringersi” tutti, e l'inno di Mameli, che aprirà la manifestazione online. E come quelle parole d'ordine idealiste e riformiste che sono enunciate nel manifesto-appello: “ricostruire un mondo più giusto, più equo, più sostenibile”, lottare “contro i tre nemici comuni, il virus, il riscaldamento del pianeta e le disuguaglianze socio-economiche”, unirsi “per metterci alle spalle questa crisi e disegnare un domani luminoso e promettente”. Parole del tutto vuote e che lasciano il tempo che trovano, tipiche della cultura borghese, dal momento che si elude la madre di tutte le questioni: quella della distruzione del capitalismo, che è all'origine delle disuguaglianze sociali ed economiche, delle guerre e della devastazione ambientale e climatica, ma anche della demolizione e privatizzazione della sanità pubblica e della mancanza di pronte e adeguate risposte contro la pandemia, che sono alla base della tragica emergenza sanitaria di queste settimane.
L’Organizzazione biellese del PMLI sostiene e aderisce all’iniziativa del Coordinamento Antifascista Biellese che propone, a chiunque cammini sulla strada di casa o lavoro, di scattare un selfie mentre si posa un garofano rosso ai piedi dei monumenti o targhe partigiane della nostra provincia con l’idea che “Omaggiare i partigiani con un fiore per la Resistenza è un primo gesto per resistere oggi, per combattere la paura, vivere la città, distruggere il fascismo!”.
Non è certo per questa marcia società capitalista che hanno lottato e hanno versato il sangue le partigiane e i partigiani comunisti. Non è con la cultura borghese del riformismo, del nazionalismo patriottardo del “siamo tutti nella stessa barca” e della difesa di una Costituzione borghese ormai stracciata e sepolta dal regime capitalista neofascista imperante, che non hanno impedito al capitalismo di portare il Paese all'attuale catastrofe, che si può pensare di uscirne verso una società nuova.
Solo non rinunciando alla lotta di classe il proletariato può evitare che anche questa crisi provocata dal capitalismo e dall'imperialismo venga scaricata sulle sue spalle e sia usata per aumentare la fascistizzazione del Paese, ma possa invece aprire una nuova stagione di rivendicazioni e di lotte per difendere i diritti, le condizioni di vita e di lavoro e le libertà di tutti i lavoratori e le masse popolari.
In questa difficile situazione è più che mai necessario ispirarsi allo spirito della Resistenza, allo stesso spirito che ebbero le partigiane e i partigiani nel liberare l'Italia dal soverchiante nazi-fascismo, per liberare oggi l'Italia dal capitalismo, dalla dittatura del premier Conte e dal suo governo trasformista liberale al servizio del regime capitalista e neofascista e dai fascisti del XXI secolo guidati da Salvini e Meloni. Avendo anche bene in mente che solo con l'abbattimento del capitalismo e la conquista del socialismo sarà possibile porre fine per sempre allo sfruttamento, alle devastazioni ambientali e climatiche, alle pandemie e alle guerre.
Viva il 25 Aprile, che riacquisti il suo autentico carattere originale antifascista!
Gloria eterna alle partigiane e ai partigiani!
Per il PMLI.Biella, Gabriele Urban
Biella, 21 aprile 2020
22 aprile 2020