Napoli, denunciati e multati 15 antifascisti che ricordavano in piazza la Liberazione
PMLI solidale con i manifestanti caricati dalle “forze dell'ordine”
Redazione di Napoli
L'Anniversario della Liberazione dal nazifascismo per la prima volta viene svolto a Napoli “virtualmente” e non nelle piazze con l’eccezione di un piccolo presidio organizzato dai Centri sociali e da disoccupati napoletani dinanzi a piazza Municipio.
La bella iniziativa - fortemente blindata dalle “forze dell’ordine” del ministro dell’Interno Lamorgese - vede la presenza anche di alcuni compagni marxisti-leninisti che, intonando “Bella Ciao” a due passi da Palazzo S. Giacomo, volevano ricordare il sacrificio dei partigiani contro le orde di Mussolini e Hitler. La piazza chiamava il sindaco arancione De Magistris a cantare dal balcone “Bella Ciao”, senza che costui si degnasse di rispondere all’invito dei manifestanti che anzi venivano dispersi con una carica poliziesca, cui addirittura seguivano due fermi.
Solidarizziamo in maniera militante nei confronti dei caricati – fortunatamente nessun ferito – degli antifascisti vergognosamente fermati. Gli antifascisti in una nota hanno denunciato che in molti quartieri della città “hanno aperto una serie di striscioni per ricordare il 75esimo della Liberazione in un momento drammatico per il diritto alla salute e per la crisi sociale ed economica. Da Fuorigrotta alle Case Nuove, da Montesanto a Materdei e Scampia: le parole degli striscioni ricordano l'urgenza di allargare il diritto al Reddito ai non garantiti, di un provvedimento sugli affitti, dello screening
di massa per il Covid”; tutte queste iniziative - si sostiene nella nota - si sono svolte in forma autoregolata, con max dieci-dodici persone tutte con dispositivi di protezione personale, molte meno di quelle che erano stamani fuori uno dei qualunque negozi del centro cittadino. Eppure c'è stata un'assurda forzatura della Questura di Napoli che sia a Fuorigrotta, sia soprattutto in piazza Municipio, ha fermato, denunciato e multato una quindicina di persone perché in strada "senza giustificato motivo".
In serata l’Associazione culturale “Punk Tank” ha organizzato una bella iniziativa su Internet dove sono state lette da diversi antifascisti napoletani e romani una serie di lettere e poesie in ricordo di altrettanti partigiani, morti per la battaglia contro il mostro nazifascista.
La Cellula “Vesuvio Rosso” di Napoli del PMLI ha aderito e l’organo associativo ha dato spazio a interventi di alcuni compagni sull’importanza della Liberazione e sul ruolo dei partigiani. Forte l’interesse di coloro che si sono collegati virtualmente e hanno partecipato, con un picco di centinaia di visualizzazioni degli utenti. Verso le 22 è intervenuto l’avvocato penalista Mauro Buono, del foro di Napoli, sul tema “Costituzione e coronavirus” spiegando come le libertà fondamentali sono state sospese e con esse anche l’ordinamento costituzionale è stato messo a dura prova: “Si parla di autoritarismo, decisionismo, cesarismo dell’attuale governo Conte – ha affermato il legale – ma si tratta di una vera e propria dittatura con blocco della tavola dei valori che è prevista dalla Carta fondamentale del 1948”. Su questo tema Buono ha poi rilanciato le tesi della Commissione Rodotà chiudendo così il suo intervento: “Il presente regime emergenziale, indipendentemente dalle migliori intenzioni del governo in carica, trova il proprio fondamento in situazioni di fatto che non presentano una copertura costituzionale né normativa di rango primario, in violazione del principio di legalità e della Costituzione, intesa innanzitutto quale limite al potere”.
L’iniziativa si concludeva con il saluto “Buon 25 aprile!” a pugno chiuso da parte degli organizzatori.
29 aprile 2020