Denuncia di Alessandro Fontanesi ai giornali di Reggio Emilia
Atti vergognosi a Cavriago contro il 25 Aprile, la Resistenza e il comunismo
di Alessandro Fontanesi
- Reggio Emilia
La nostra comunità è stata marchiata questa notte, vigilia del 25 Aprile. Probabilmente idioti che non sanno come occupare il tempo. Poco importa. Quello che è certo è che tutto questo è il frutto di queste settimane dove, "direttori" di giornali, il vicepresidente del Senato e un ex consigliere comunale del MSI su un quotidiano della città, impenitenti nostalgici delle camicie nere e della “rantumaglia” di Salò, hanno proditoriamente soffiato sul fuoco, inscenando polemiche vergognose sul 25 Aprile, contro la Resistenza e il mai sopito odio anticomunista.
In particolare è ancor più gravemente da parte dell'attuale vicepresidente del Senato, che di fronte al Busto di Lenin, in occasione della recente campagna elettorale, era venuto a farsi riprendere, rivendicando il legame col passato evidentemente non del tutto sepolto col 25 Aprile.
Ad essere colpita non è solo Cavriago, ma tutta la nostra comunità, tutta, nessuno escluso. Qualche bonzo si desta stamattina, solo perché viene toccato nel vivo, ma questo clima di revisionismo storico sono anni che viene colpevolmente tollerato anche dalle istituzioni della sinistra, che oggi fanno le anime belle, aprono gli occhi solo perché le svastiche le hanno sulla porta di casa. Ma gli epigoni dei fantocci di Salò sono vent'anni che presenziano la Commemorazione dei partigiani a Fabbrico ogni 27 febbraio. E le istituzioni fino ad oggi dove sono state? Cosa hanno fatto per impedirlo? Nulla. Solo le foto il 25 Aprile. Ed eccole oggi le foto alla vigilia del 25 Aprile.
È grave tutto questo, perché denota l'indifferenza complice con cui tutta la classe politica ha preferito guardare altrove negli ultimi trent'anni, anche quando il presidente della Camera Violante pronunciava le ignominiose parole sulle ragioni dei "ragazzi di Salò" per accreditarsi agli occhi dei colonnelli dell'allora Alleanza nazionale, in una sua allora probabile corsa al Quirinale. E non ultima, la vile risoluzione del parlamento europeo che equipara il nazifascismo che ha assoggettato l'Europa, al comunismo che l'ha liberata. Facile oggi indignarsi, lo avreste dovuto fare già tre decenni fa, oggi non avverrebbe tutto questo come se nulla fosse. Vergogna.
Il compagno Fontanesi quando parla di Fabbrico fa riferimento al fatto che da anni in contemporanea alla Commemorazione della Battaglia di Fabbrico, combattuta in paese tra partigiani e Brigate nere il 27 febbraio del 1945, viene concesso ai gruppi neofascisti l’autorizzazione ad un presidio nei pressi del monumento ai caduti della Battaglia di liberazione di Fabbrico.
29 aprile 2020