Verona democratica e antifascista canta “Bella ciao” dai balconi
Gravissima provocazione fascista: issata una bandiera repubblichina allo stadio Bentegodi
Gli abitanti della zona la fanno immediatamente rimuovere
Corrispondenza di un militante della Cellula “1°Maggio-Portella 1947” di Palermo del PMLI momentaneamente a Verona per lavoro
A Verona, a causa del coronavirus non si è potuto festeggiare adeguatamente la Liberazione dal nazifascismo. Niente manifestazioni per celebrare i partigiani e la Resistenza. Niente storie dei partigiani che ci ricordano il male fascista che ha colpito l'Italia. Ma alle 12 in tanti non hanno rinunciare a cantare dai terrazzi e dalle finestre delle abitazioni “Bella Ciao”.
La parte istituzionale è stata lasciata al sindaco leghista di Verona Sbiatina che insieme al prefetto hanno messo una corona di fiori al monumento ai caduti.
Il 25 Aprile è stato infangato dalla provocatoria iniziativa della marmaglia fascista riconducibile alla tifoseria dell’Hellas Verona legata ai neofascisti di Forza Nuova e Casa Pound e altri. Allo stadio Bentegodi è stata issata su un pennone la bandiera tricolore con l’aquila e il fascio simbolo della “repubblica di Salò”. Un affronto fatto rimuovere immediatamente dagli abitanti della zona che hanno avvertito la polizia e che riporta con urgenza la necessità di mettere immediatamente fuorilegge tutti le squadracce e i partiti neofascisti e neonazisti.
La Verona democratica e antifascista impegnata nel sociale e attenta al cambiamento non permetterà un ritorno al fascismo e lo ha dimostrato rispondendo all’appello dell’Anpi.
Ma solo con il PMLI si riuscirà a cambiare questa società e a impedire che il fascismo del XXI secolo rialzi la testa. Veglieremo e lotteremo sempre.
29 aprile 2020