Risoluzione dell’Organizzazione di Castronno (Varese) del PMLI
Un forte appello a non abbassare la guardia sul fronte più importante, quello della lotta di classe
L'Organizzazione di Castronno del PMLI sostiene totalmente l'Editoriale del compagno Giovanni Scuderi “Coronavirus e il futuro dell'Italia”.
Egli lanciando il suo più profondo grido di dolore per le gravi difficoltà, economiche, sociali e di salute, che le masse popolari stanno vivendo in questa situazione di pandemia, si fa portavoce al sostegno popolare del PMLI, di tutti i marxisti-leninisti e i sinceri anticapitalisti, e al tempo stesso è principale promotore in Italia dell'accorato appello a non abbassare la guardia sul fronte più importante insieme alla lotta contro il coronavisurs, quello della lotta di classe.
È infatti sotto gli occhi di tutti, come Scuderi sottolinea molto spesso, l'incapacità e addirittura la non volontà dei governanti borghesi di mettere un freno all'epidemia, limitando efficaci misure di contenimento, in particolare quando queste andavano a cozzare con gli interessi economici della Confindustria.
Dai governanti regionali, con in testa il lombardo Attilio Fontana capitolato alle criminali pressioni di AssoLombarda per non dichiarare il polo industriale della bergamasca zona rossa, al governo nazionale di Conte, che si è dimostrato un fedele servo degli interessi padronali, subito pronto ad allentare le maglie delle restrizioni sulle fabbriche e ricacciare gli operai alla catena di montaggio, ma pronto a reprimere le proteste di quegli stessi operai quanto chiedevano sicurezza sui luoghi di lavoro e cessazione, con coperture economiche, delle attività produttive non indispensabili, i politicanti borghesi hanno fatto a gara per mostrarsi i migliori leccapiedi della classe dominante borghese.
Ma di certo l'attacco della classe dominante borghese al diritto alla salute dei lavoratori non è alla fine, anzi, non ci illudiamo, il calo della produttività e la perdita dei profitti la borghesia li farà pagare amaramente al popolo lavoratore, riversando i costi sociali della crisi interamente sulle masse popolari.
Per questo di fronte a noi impone la questione fondamentale del Socialismo, che Scuderi ci pone, per superare la pandemia Coronavirus e salvaguardare gli interessi futuri dei lavoratori.
I tagli alla sanità pubblica, che hanno pregiudicato gravemente le capacità di reazione e tenuta del nostro sistema sanitario nei confronti del virus, le speculazioni sulle mascherine, i gel igienizzanti e altri sistemi di protezione individuale, l'aumento della povertà dilagante, dovuta ai ritardi nell'erogazione delle coperture economiche per lavoratori da parte del governo e delle regioni, hanno portato in alcuni casi anche a gesti di disperazione come l'assalto dei supermercati per procurarsi del cibo, ci hanno reso limpido, davanti ai nostri occhi, il totale fallimento del capitalismo e la mala gestione da parte della borghesia dello Stato e dell'economia.
Chi ha buona memoria non dimenticherà la disperazione delle tante famiglie operaie che sbattevano la testa contro il muro non sapendo come avrebbero dato da mangiare ai loro figli, mentre i ricchi, calciatori, industriali, padroni di ogni sorta, e politicanti al loro servizio, passavano la quarantena al sicuro nelle loro ville, tranquilli che tanto a loro i soldi non sarebbero mai mancati, avendoli al sicuro sui loro conti nei paradisi fiscali, regalati dal governo sotto forma di sostengo alle imprese, o come nella forma tradizionale, spremuti dal lavoro degli operai costretti a lavorare rischiosamente nelle tante fabbriche, tenute aperte per millantate esigenze strategiche nazionali.
Il socialismo di fronte a tutto questo schifo di disuguaglianza diventa per le masse popolari, tutte, una necessità! La necessità, di pretendere e di avere una sicurezza economica, con un lavoro per tutti, sicuro e ben retribuito, una pensione giusta a un'età giusta, dei servizi pubblici gratuiti ed efficienti, e che trionfi finalmente la giustizia sociale come legge fondamentale del nuovo Stato socialista italiano, che noi marxisti-leninisti vogliamo creare, per operai, braccianti, impiegati, artigiani, insomma per chi con il proprio lavoro, manda avanti la realtà economica e sociale del paese Italia.
Organizzazione di Castronno (Varese) del PMLI
13 maggio 2020