Mentre il coronavirus accentua le diseguaglianze sociali in città
La Cellula “Stalin” della provincia di Catania diffonde in Rete il volantino e il manifesto del 1° Maggio
Dal corrispondente della Cellula “Stalin” della provincia di Catania
A Catania il Primo Maggio, Giornata internazionale delle lavoratrici e dei lavoratori, nell'era dell'emergenza coronavirus il popolo catanese l'ha vissuto confinato dentro le mura domestiche. Nella nostra città, dove i contagiati dal covid19 sono stati i più alti di tutta la Sicilia, i decreti legge che hanno messo in quarantena i cittadini hanno fatto emergere le disuguaglianze sociali e territoriali da cui è afflitta, insieme a tutta la Sicilia e all'intero Meridione, con la crescita della povertà e della disoccupazione, dove anche il precariato e il lavoro in nero è venuto a mancare senza poter avere accessi agli “ammortizzatori sociali” aggravando ancor di più le condizioni economiche delle fasce più deboli delle masse popolari.
Una crisi sanitaria che ha colpito duro anche piccoli artigiani e piccole botteghe, ambulanti, mercatini rionali, schiacciati anche dalla grande distribuzione, fermato l'edilizia pubblica e privata, in crisi da tempo, così come l'agricoltura. Che ha aggravato la l'emarginazione e l'abbandono dei quartieri popolari, l'emergenza abitativa con i senza casa, con la cinica esecuzione degli sfrattati con morosi incolpevoli indigenti: tante le persone costrette a dormire in macchina o in alloggi di fortuna.
Di tutto questo se ne avvantaggiano i padroni con il pagamento a basso costo e in nero della forza-lavoro, con un esercito di riserva di disoccupati per avere manodopera a basso costo, grazie alla complicità delle istituzioni borghesi di “centro-destra” e di “centro-sinistra", al servizio del sistema capitalista.
Mentre i lavoratori della zona industriale di Catania con le due maggiori industrie, la STMicroelectronics e la Pfizer farmaceutica, dove ci sono stati casi di Covid19, e uno, alla Pfizer, è pure morto, i lavoratori, anche in forma ridotta, hanno dovuto continuare la produzione per preservare il profitto dei padroni, nonostante l'emergenza sanitaria.
Il popolo catanese in povertà ha necessità di aiuti urgenti per contenere il dramma sociale "la cassa integrazione al 100% del salario e il diritto di quarantena di 1.200 euro per chi è senza stipendio; ammortizzatori sociali ben più significativi delle elemosine previste dal governo, peraltro soggetti al filtro burocratico dei comuni", vanno aiutati anche gli immigrati, queste alcune proposte immediate del PMLI.
Con l'emergenza coronavirus sono saltate (con il lockdown
) tante iniziative, appuntamenti importanti di lotta di piazza come l'Otto Marzo, il 24 Aprile sciopero degli studenti per il clima e l'ambiente indetto del movimento Fridays for future, il 25 Aprile, 11 aprile a Niscemi il corteo contro il Muos e le guerre imperialiste per l'autodeterminazione dei popoli. Iniziative sospese o sostituite solo in parte da “cortei” virtuali. Le lotte però continueranno e saremo più uniti più forti di prima contro il fascismo del XXI secolo e il capitalismo, per il socialismo, per l'ambiente e contro il capitalismo che lo distrugge.
La Cellula “Stalin” della provincia di Catania del PMLI ha preso l'iniziativa di distribuire i volantini in rete del 1° Maggio, "Viva la Giornata internazionale delle lavoratrici e dei lavoratori, acquisire la cultura storica del Primo Maggio" e fatto circolare anche il relativo manifesto su WhatsApp, Facebook, e Messenger riscuotendo interesse e tanti “like” (“mi piace”). Si è trattato di un positivo e interessante esperimento che può avere un seguito. In attesa di riprendersi la piazza.
13 maggio 2020