Accogliendo Silvia Romano a Ciampino
Vergognoso show propagandistico di Conte e Di Maio
I fascisti minacciano e insultano la volontaria convertita all'Islam. Il deputato leghista Pagano la accusa di essere una “terrorista”
È arrivata a Roma, all’aeroporto di Ciampino, alle 14 dell’11 maggio, Silvia Romano, la cooperante internazionale di 25 anni, milanese, rapita in Kenya il 20 novembre del 2018 e poi trasferita in Somalia. Ad accoglierla, oltre alla famiglia, c’erano il presidente del Consiglio Conte e il ministro degli Esteri Di Maio, responsabili di un vergognoso show propagandistico, tutto volto a coprire le motivazioni di fondo che alimentano e provocano azioni come i rapimenti, magari non condivisibili ancorché comprensibili, dei combattenti islamici antimperialisti. Motivazioni che risiedono nella politica militare ed economica di dominio e aggressione adottata dai paesi imperialisti più forti ai danni dei popoli e delle nazioni oppresse.
Il rapimento da parte di un commando di otto uomini, avvenuto nell'orfanotrofio di Chakama in Kenya, ha poi condotto la giovane, legata alla Ong Africa Milele, sotto il controllo dei combattenti islamici antimperialisti di Al Shabaab, operanti in Somalia, paese tristemente noto per le atrocità commesse dall'imperialismo italiano e che è oggetto da decenni delle mire egemoniche non solo italiane, ma anche della UE imperialista, degli USA e del socialimperialismo cinese, sempre più presente in Africa, nonché di potenze regionali imperialiste come Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti, Turchia e Qatar. Tutti parlano delle atrocità commesse dai combattenti islamici ma nessuno neppure accenna all'inferno di fame, instabilità e sangue creato da queste potenze imperialiste in quel povero e disastrato paese che si è trovato a occupare un ruolo importante dal punto di vista geografico, in passato quale tappa dell'antica via della seta che collegava l'Europa alla Cina e oggi lungo la direttrice del traffico petrolifero verso l'Asia, e dal punto di vista della conquista di quella regione e di quelle coste.
I militari italiani, la cui presenza è stata vergognosamente confermata dal governo Conte, anche in piena pandemia, in ossequio ai dettami dei monopoli italiani (ennesima dimostrazione del fatto che nell'epoca dell'imperialismo sono gli Stati borghesi imperialisti ad essere dentro i monopoli e non il contrario) nonostante l'emergenza sanitaria e sociale e gli enormi costi economici che questo comporta, operano nell’ambito della missione European Union Training Mission (Eutm) Somalia. Le missioni militari sotto la sigla Eutm sono quelle decise dall'Unione europea che dietro la motivazione ufficiale di aiuto all'addestramento e alla qualificazione delle forze militari e di sicurezza dei paesi interessati coprono l'intervento militare dell'imperialismo europeo. Quella in Somalia è iniziata il 7 aprile 2010 a sostegno dell'allora governo federale di transizione e vede al momento la presenza fra gli altri di 123 soldati e 20 mezzi militari italiani. All'imperialismo italiano dal 16 febbraio 2014 spetta il comando della Missione che dal luglio 2018 è affidato al Colonnello Matteo Spreafico.
Silvia Romano, dopo 18 mesi di prigionia, ha subito confermato di “stare bene sia mentalmente che fisicamente” ed è stata ascoltata dal PM che si occupa del caso, Sergio Colaiocco, che ha aperto un’inchiesta per sequestro di persona a scopo di “terrorismo”.
Diversi gli aspetti da chiarire riguardo alla sua liberazione, si parla del pagamento di un riscatto (forse 4 milioni di euro con i quali i combattenti antimperialisti dovrebbero comprare armi) e di intervento di servizi di "intelligence" di altri paesi, a cominciare da quelli della Turchia del fascista Erdogan e del Kenya.
Il pagamento del riscatto e di altri dettagli riportati dal quotidiano Repubblica
della famiglia Agnelli sono però stati seccamente respinti da Al Shabaab: Il quotidiano la Repubblica
ha aggiunto che un portavoce del movimento gli aveva detto che milioni di dollari in riscatto sarebbero stati pagati da Romano Aisha e sarebbero serviti per "acquistare armi per continuare la jihad", afferma il giornale.
"Non c'è stata alcuna intervista con il portavoce dei media per i media generali sul caso di Romano e sul quotidiano italiano La Repubblica pubblicato dal giornale", hanno detto a SomaliMeMo membro senior dell'ufficio informazioni di Al Shabaab, e hanno descritto la falsa dichiarazione di Repubblica
come “una spinta delle politiche razziste in Italia che negli ultimi giorni hanno fatto attacchi verbali e minacce alla donna musulmana Aisha (questo il nome scelto da Silvia nell'ambito della sua conversione). Silvia Romano ha annunciato che si è convertita all'Islam e indossa un velo all'aeroporto di Roma.
Non è la prima volta che i media occidentali riportano false affermazioni di responsabilità da parte dei mujaheddin di al-Shabaab, che hanno spesso mirato ai mujaheddin o ai loro interessi politici”.
"Sono serena. Durante il sequestro sono stata trattata sempre bene", ha dichiarato la giovane milanese, la quale durante la prigionia ha affermato di essersi spontaneamente convertita all'Islam leggendo il Corano (il quale fra l'altro vieta le conversioni forzate): "Nessuno mi ha costretta. E non è vero che sono stata costretta a sposarmi, non ho avuto costrizioni fisiche né violenze... Mi è stato messo a disposizione un Corano e grazie ai miei carcerieri ho imparato anche un po' di arabo. Loro mi hanno spiegato le loro ragioni e la loro cultura. Il mio processo di riconversione è stato lento". Smentite quindi ricostruzioni islamofobe circa una sua "forzata" conversione religiosa, mai avvenuta.
Grandi i festeggiamenti per la sua liberazione a Milano, nonostante le misure anti-Covid-19. La città si è riempita di striscioni con su scritto "Bentornata" e molte persone sono scese in piazza per festeggiare con un flash-mob.
Festa anche nel comune di Fano, nelle Marche, città sede della Ong “Africa Milele”, Massimo Seri, sindaco della città marchigiana, ha ricordato che "Silvia era in Africa per occuparsi degli ultimi, con passione e grande spirito di altruismo". La sede della Ong è stata oggetto il 15 maggio di perquisizione e sequestri da parte dei carabinieri dei Ros.
Se il governo del premier-dittatore Conte si è confermato anche in questa vicenda e nella sua politica estera al servizio del regime capitalista, neofascista e interventista, con tanto di vomitevole propaganda, particolamente vergognosa e intollerabile è stata la reazione dei fascisti vecchi e nuovi, dentro e fuori i palazzi del potere borghese.
Silvia Romano e la sua famiglia sono state oggetto di intimidazioni (è probabile l'assegnazione di una scorta a partire dai prossimi giorni) tanto sui social quanto presso la loro abitazione, nei pressi della quale sono stati ritrovati cocci di una bottiglia incendiaria, chiaro segnale razzista, fascista e intimidatorio determinato dall'islamofobia funzionale alla politica interventista dell'imperialismo italiano ai danni dei paesi islamici che non si sottomettono all'imperialismo e fomentata a piene mani dai fascisti del XXI secolo a cominciare dalla Lega dell'aspirante duce Salvini.
È "una neo-terrorista" solo perché convertita all'Islam, ha esclamato alla Camera provocando una bagarre in aula il deputato siciliano della Lega, Alessandro Pagano, detto "l'impresentabile", originario di San Cataldo (Caltanissetta), ultracattolico, spregevole trasformista (ex FI-Pdl-Ncd), in odor di mafia, ex consigliere regionale all'ARS e assessore regionale con il mafioso Cuffaro, coinvolto nell'inchiesta "Voto Connection" dei pm di Termini Imerese, insieme a Angelo Attaguile e Mario Caputo (il candidato all'Ars alle ultime regionali per il suo "santino" riportante la dicitura "detto salvino" per farlo sembrare agli occhi degli elettori inconsciamente il fratello di Alessando, Salvatore Pagano, anch'egli ex consigliere regionale siciliano, non più candidabile perché condannato).
Persino Salvini, in maniera maldestra, ha cercato di ridimensionare le dichiarazioni di Pagano e di altri suoi sgherri accecati dal razzismo islamofobo e dall'odio nei confronti dei combattenti antimperialisti con una pezza che è peggiore del buco: "Il problema non è Silvia Romano, ma l'Islam fanatico, integralista, violento e assassino. Nessuno spazio, nessuna tolleranza, nessuna pubblicità o sostegno a questi delinquenti", ha dichiarato l'aspirante duce d'Italia.
Non fa notizia il furore antislamico dei vari Feltri e Sallusti che sui loro fogliacci fascisti e razzisti attaccano la giovane volontaria definendola persino nazista, mentre è davvero inquietante la difesa da parte de "Il Fatto Quotidiano" della propaganda di Conte e Di Maio sulla vicenda, perché la loro non sarebbe una affatto una "parata... così fan tutti"... "sono cerimoniali comuni in tutto l'Occidente" (cioè in tutti i paesi imperialisti), citando il governo del delinquente Berlusconi nel 2005 con la liberazione di Giuliana Sgrena, quindi Macron, Hollande e il dittatore Usa Trump, mostrandosi ancora una volta un giornale destrorso e filogovernativo.
Anche questa vicenda dimostra che la lotta contro il capitalismo, il suo governo, la UE imperialista e i fascisti e i razzisti del XXI secolo deve continuare anche in piena pandemia, tenendo alta la bandiera della lotta senza quartiere all'imperialismo, vero e principale nemico di tutti i popoli del mondo.
20 maggio 2020