Nello storico quartiere di San Carlo All’Arena
Contestato Salvini a Napoli
“Vai via: Napoli non ti vuole”
Redazione di Napoli
Non è la prima volta che il leader della Lega fascista e razzista viene contestato a Napoli dalle masse popolari e nemmeno venerdì 5 giugno Matteo Salvini è sfuggito all’ira del popolo partenopeo.
L’occasione è stata quella di “rendere omaggio” al poliziotto di 37 anni, Pasquale Apicella, ucciso durante una rapina alcune settimane prima nella zona popolosa di Napoli ribattezzata “Corallo”, ossia nei pressi di piazza Carlo III, quartiere popolare di S. Carlo All’Arena. Accompagnato da un nugolo di fascisti guidati dall’ex MSI Cantalamessa, Salvini si è recato sul punto dove avvenne l’omicidio e facendosi il segno della croce ha deposto alcuni fiori con al seguito telecamere e giornalisti. Tutto ciò in dispregio di quanto avesse richiesto la vedova che quando era stata avvertita dell’arrivo del duce dei fascisti del XXI secolo, non solo annunciava di non partecipare ma chiedeva che non vi fosse nessuna polemica e avvertiva di gradire a riguardo il massimo riserbo per rispettare la memoria di suo marito.
La reazione dei napoletani, però, è stata grandiosa. Prima con fischi all’indirizzo del leader leghista per poi far crescere la contestazione soprattutto dai balconi: “Non si specula sulla morte di un poliziotto" hanno urlato le masse. "Napoli non ti vuole, non devi venire qui". Neanche un minuto dopo l’inizio della contestazione spontanea Salvini era costretto ad accelerare il passo assieme alla teppaglia fascista al seguito, salire frettolosamente in auto e dileguarsi. “Non farti più vedere” una delle ultime urla all’indirizzo dell’ex ministro di polizia che per l’ennesima volta è stato duramente contestato dalle masse popolari napoletane, fuggendo con la coda tra le gambe.
10 giugno 2020