In piazza Giotto a Vicchio del Mugello (Firenze)
Partecipato Flash mob contro il progetto dell'impianto eolico Villore-Corella
Ingiustificata repressione dei manifestanti da parte dei carabinieri
Dal corrispondente dell'Organizzazione di Vicchio del Mugello del PMLI
Nel pomeriggio di sabato 20 giugno si è svolto un partecipato Flash mob nella centrale piazza Giotto a Vicchio del Mugello contro lo scellerato e ambientalmente devastante progetto dell'impianto eolico Villore-Corella nei comuni di Vicchio e Dicomano, ma che complessivamente impatta molti altri comuni della zona, ad iniziare dalle opere viarie per il trasporto delle gigantesche pale, che una volta montate tutte e otto avranno un altezza di 170 metri.
Una gigantesca cementificazione in piena regola del pregiato, da un punto di vista naturalistico, crinale mugellano che verrebbe distrutto, con tutti i danni derivati, dalle abitazioni al turismo diffuso, ecc.
Progetto, che di fatto ha l'avallo delle giunte comunali di “centro-sinistra” Carlà di Vicchio e Passiatore di Dicomano, presentato dalla SPA multiservizi di Verona AGSM, una cui partecipata AMIA negli ultimi tempi è stata travolta da un'indagine della procura veronese per infiltrazioni mafiose. Sta procedendo l'iter autorizzativo dei permessi per l'impianto, con le relative procedure mandate avanti come un “rullo compressore”. Infatti dai manifestanti è stata richiesta anche che sia assicurata la cosiddetta “partecipazione” nel processo decisionale dell'impianto eolico bloccata dalle limitazioni per la pandemia di questi mesi. Questo la dice lunga su da che parte sta la giunta regionale della Toscana, anch'essa di “centro-sinistra”.
I manifestanti, provenienti dai comuni di Vicchio, Dicomano e Borgo San Lorenzo, si sono disposti sulla scacchiera per il distanziamento della piazza, con i tanti colorati cartelli che in modo creativo denunciavano questa speculazione e anche il legame suddetto con la 'ndrangheta. Presenti un'ottantina di manifestanti, che è un ottimo risultato a livello popolare, tra cui molte donne. Diversi gli elementi che fanno riferimento al “Comitato per la Tutela dei Crinali Mugellani”. Inoltre c'erano esponenti del M5S, alcuni consiglieri comunali, di Italia Nostra e di Federcaccia. Si è formato un Fronte unito molto ampio sulla questione che include molti ambientalisti, l'associazione “DicomanoCheVerrà” e il CAI.
Tra i partecipanti il Responsabile dell'Organizzazione di Vicchio del PMLI, nel quadro del lavoro di massa. Aveva un bello e assai fotografato cartello, apprezzato da diversi presenti che sottolineavano che il nostro Partito non manca mai in queste occasioni. C'è chi si è voluto far fotografare insieme al nostro compagno e anche col monumento a Giotto sullo sfondo.
I manifestanti, in buon numero e alla spicciolata o singolarmente, comunque ben distanziati, sono passati anche dall'attigua piazza della Vittoria.
A fine iniziativa si è scatenata la furia repressiva del regime neofascista imperante con l'arrivo di due volanti a sirene spiegate dei carabinieri che hanno schedato un certo numero di manifestanti e sequestrato dei cartelli, prendendo a pretesto presunte irregolarità nei permessi. Insomma, è stata sperimentata fino in fondo cos'è la dittatura antivirus di Conte. Cosa che si è notata anche nel fatto che i mass-media di regime si sono guardati bene dal dare giusto rilievo all'evento, limitandosi a piccoli trafiletti, salvo isolate eccezioni.
Il Flash mob è stato in definitiva un successo, malgrado l'errore politico-organizzativo dell'assoluta mancanza di adeguata propaganda anche sui social
, altrimenti la partecipazione sarebbe stata ben più numerosa. Risulta confermato l'insegnamento per cui le lotte si fanno con il massimo tentativo di coinvolgere le masse popolari non basandosi fondamentalmente su un nucleo ristretto.
In questo quadro, dannosi per la causa comune si sono rivelati anche in questa occasione i metodi di piccolo gruppo, in definitiva di natura guevarista, che non portano da nessuna parte se non a danneggiare le lotte col rischio anche di bruciare generazioni di manifestanti.
24 giugno 2020