Voleva salire sul tram con la bici
Rider arrestato e picchiato dalla polizia
Personale della Polizia di Stato si è reso responsabile, nella notte tra sabato 13 e domenica 14 giugno, di un violento pestaggio ai danni di un lavoratore extracomunitario a Milano.
La vicenda è stata denunciata su Facebook da Deliverance Milano, un collettivo politico di precari e fattorini, dove è stato narrato l'accaduto ed è stato altresì pubblicato un video in cui si vede Emmanuel soprannominato “Emma”, un rider pendolare nigeriano di 28 anni che lavora per l'azienda Just Eat - con permesso di soggiorno valido e con regolare abbonamento ferroviario - che alla stazione milanese di Greco Pirelli veniva arrestato, nella tarda serata del 13 giugno, da un gruppo di sette agenti della Polizia di Stato e portato alla Questura di Milano.
Il giovane aveva appena finito di protestare, insieme ad altri rider, con il personale di Trenord, perché, dopo una giornata di lavoro, voleva salire sull’ultimo treno con la bicicletta per tornare a casa invece di essere costretto ad abbandonarla in stazione rischiando il suo furto o a dormire su una panchina per non abbandonarla. Bisogna infatti ricordare che una disposizione di Trenord dei primi giorni di giugno proibisce ai passeggeri di salire sui treni con la bicicletta.
La denuncia di Deliverance Milano prosegue poi con la ricostruzione di ciò che hanno compiuto gli agenti al giovane nigeriano dal momento dell'arresto fino alla permanenza in Questura: “per sedare la discussione che si faceva animata e spaventare gli altri (che avrebbero dormito in strada)
- si legge su Facebook - ha deciso di portare via Emma in Questura, dove è stato trattenuto per più di 6 ore, interrogato, intimidito e picchiato con calci e pugni lungo tutto il corpo. Calci nelle parti intime, botte sulla schiena, sulle gambe (un rider ci lavora con le gambe), sulle braccia
”.
È un dato di fatto che gli agenti della Polizia di Stato hanno rotto lo schermo del telefono di Emmanuel durante le fasi più accese della discussione, e tale circostanza è ben visibile anche nel filmato dell'arresto, così come è provato che l'ospedale di Vimercate, al quale il giovane ha dovuto rivolgersi dopo il pestaggio all'alba del 15 giugno, ha riscontrato nel referto medico traumi, contusioni e lesioni a gambe, braccia e addome oltre a un forte stato di shock.
La rappresaglia poliziesca della Questura contro il giovane non si è fatta attendere, anche perché occorreva giustificare l'arbitraria privazione della libertà di Emmanuel: sostenendo, a loro dire, che il lavoratore nigeriano avrebbe istigato alla stazione di Greco Pirelli altri lavoratori a violare le leggi e avrebbe oltraggiato la polizia opponendo contro di essa resistenza (fatti di cui nel filmato pubblicato su Facebook da Deliverance Milano, peraltro, non c'è traccia e che, anzi, sono categoricamente esclusi da esso) gli zelanti pubblici ufficiali hanno proditoriamente denunciato il giovane per istigazione a delinquere, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale e oltraggio a corpo politico, oltre a segnalarlo alla Prefettura di Milano come assuntore di sostanze stupefacenti in quanto, a loro dire, gli sarebbe stata trovata addosso una dose di 0,43 grammi di hashish. Infine, smentendo stavolta il chiaro referto del pronto soccorso dell'ospedale di Vimercate, la stessa Questura di Milano ha smentito ogni ipotesi di violenza fisica sul lavoratore nigeriano e di danneggiamento del suo telefonino.
24 giugno 2020