Il PMLI al sit-in di Roma rilancia la parola d’ordine: Palestina libera - Uno
Stato due popoli
Contro il tentativo di annessione di Israele, per la liberazione dei territori palestinesi occupati
Circa 300 hanno animato Piazza del Campidoglio. Contestato D’Alema
Dal corrispondente della Cellula “Rivoluzione d’Ottobre” di Roma
Sabato 27 giugno, in un caldo pomeriggio d’estate, la centralissima Piazza del Campidoglio ha ospitato il sit-in organizzato dalla comunità palestinese in lotta contro il progetto di annessione allo stato di Israele della Valle del Giordano, un piano perpetrato dal criminale Netanyahu coadiuvato e sostenuto dal criminale Usa Trump.
Circa 300 i presenti solidali alla causa del popolo palestinese, in un momento delicatissimo che di fatto rischia di rendere impossibile ogni forma di dialogo sui diritti fondamentali dei palestinesi.
Anche la bandiera rossa del PMLI era presente rilanciando la parola d’ordine "Palestina libera - Uno Stato due popoli”, accolta positivamente dalla piazza e più volte fotografata dal “corpetto”.
Notevole la presenza di giovani in piazza, giovanissimi e studenti, molti dei quali figli della diaspora palestinese. Giovani che si dimostrano estremamente combattivi e con le idee politiche molto chiare, caratteristiche messe in evidenza dagli interventi dal palco e dalla contestazione spontanea contro Massimo D’Alema al quale è stato praticamente impedito di parlare.
I vari interventi hanno sottolineato più volte la criticità del piano di annessione promosso da Israele e di quanto sia fondamentale sollecitare la sensibilità internazionale a focalizzarsi su quanto accade e sta per accadere nei territori palestinesi. L’annessione, infatti, si prospetta come un atto di estrema violenza e di oppressione che porterà solo all’ennesima violazione dei diritti umani fondamentali da parte di Israele e Stati Uniti d’America. Ma la resistenza palestinese è pronta e lo sarà sempre, come giustamente ripetuto più volte in piazza.
Palestina libera! Uno Stato due popoli!
1 luglio 2020