Nei pressi dello “Skatepark” in un quartiere popolare
Successo della manifestazione a Biella contro il razzismo
Superfotografato il cartello del PMLI
Dal corrispondente di Biella del PMLI
Partecipata l'iniziativa di sabato 4 luglio a Biella “Black Lives Matter” contro il razzismo e la violenza perpetrata da larga parte della polizia degli Stati Uniti ai danni delle fasce più deboli della popolazione come negli eclatanti casi degli ultimi mesi che hanno visto la tragica morte di George Floyd, sebbene la memoria sia subito balzata indietro pensando alle angosciose sorti di Philando Castile e Eric Garner. Il famoso quotidiano “The Washington Post” ha contato 1.004 persone colpite a morte dalla polizia nel 2019, mentre il gruppo Mapping Police Violence ne ha contate 1.099.
Nel giardino adiacente lo Skatepark di Biella è stato allestito un gazebo con un impianto audio che ha trasmesso belle canzoni rap antifasciste e antirazziste a riprova che molti giovani rapper non hanno alcuna intenzione di scrivere vomitevoli testi “trap” solo per vendere qualche copia o per qualche passaggio nelle maggiori radio nazionali. Ogni canzone ha visto alternarsi al microfono antirazziste e antirazzisti disgustati dalle politiche razziste e fasciste dei vari Trump, Orban, Morawiecki, Salvini e Meloni. Hanno preso la parola militanti e simpatizzanti del “Coordinamento Biella Antifascista”, del Partito della Rifondazione Comunista, dell'Organizzazione di Biella del PMLI e molti migranti che vivono in prima persona le situazioni di razzismo e discriminazione che si concretizzano con mancate offerte di lavoro, di supersfruttamento, per quei pochi che un lavoro l’hanno trovato, discriminazione nella concessioni di diritti e povertà generalizzata. Superfotografato il cartello del PMLI con scritto “Con gli afroamericani, contro il dittatore fascista e razzista Trump” mentre i compagni del Partito portavano al collo il fazzoletto rosso del PMLI.
Il portavoce del Coordinamento Biella Antifascista, Nicolò Molinari, ha affermato che il Coordinamento continuerà a fare la propria parte per impedire che nella nostra Biella le persone di colore o, più semplicemente, persone che vivono in condizioni di marginalità sociale, vengano perseguitate o minacciate per il semplice motivo di avere un colore della pelle diverso da quello maggioritario in Italia. La compagna Elisa, del Tavolo femminista di Biella, ha giustamente ricordato che anche nelle situazioni di razzismo le differenze di genere costituiscono, per assurdo, un’aggravante in quanto essere donna e nera porta con sé maggiori difficoltà – sfruttamento e violenze – rispetto ad un uomo nero. Elisa ha poi invitato i presenti a mobilitarsi attivamente partecipando alle assemblee del Tavolo Femminista e del Coordinamento Biella Antifascista.
Cronaca dell'iniziativa con una bella foto del cartello del PMLI è apparsa su “La Stampa-Biella”.
22 luglio 2020