Niscemi (Caltanissetta)
Gli antimperialisti in piazza contro il MUOS
Proditorie cariche della polizia con lancio di lacrimogeni al cs
Il PMLI interviene all'assemblea
Dal corrispondente della Cellula “Stalin” della provincia di Catania
Sabato 8 agosto a Niscemi (Caltanissetta) combattiva giornata di lotta unitaria antimperialista contro il Muos, Mobile user objective system
(sistema di comunicazione per utenti mobili). Il partecipato presidio ha preso vita in contrada Ulmo nel terreno dove ogni anno ai primi giorni d'agosto si svolge il campeggio del movimento No Muos, stavolta purtroppo saltato a causa della pandemia.
Centinaia di militanti No Muos sono venuti da diverse parte della Sicilia. Il serpentone ha marciato per diversi chilometri per raggiungere la base militare, una sovrastruttura di guerra e di morte dell'imperialismo Usa. "Il movimento No Muos e tornato a far sentire la propria opposizione lungo i sentieri della resistenza alla presenza militare americana".
Lungo il percorso gli antimperialisti sono stati costantemente controllati per cielo, per terra e da agenti a cavallo, dentro e fuori il recinto della base con tanti poliziotti in assetto antisommossa.
I manifestanti lanciavano slogan contro gli Usa e la Nato e per liberare la Sicilia dalla militarizzazione, per dire basta all'occupazione Usa del suolo della nostra regione.
Una protesta combattiva e unitaria di forze politiche eterogenee ma unite contro "l'impero capitalista americano" neocoloniale e la Nato e contro i governi italiani di “centro-destra” e di “centro-sinistra" passati e attuale che non hanno impedito la costruzione di questa base militare, anche in spregio all'articolo 11 della Costituzione, visto che la base è funzionale alle guerre imperialiste e di aggressione, e calpestando i vincoli paesaggistici e ambientali dato che è stata costruita in un terreno boschivo destinato a riserva naturale istituita dalla regione siciliana nel 1997, e dove è stata praticamente rasa al suolo la sughereta di Niscemi.
Il corteo è arrivato al cancello Uno della base e un centinaio di manifestanti hanno inscenato una protesta pacifica battendo sul cancello e lanciando slogan contro il Muos. Ma ciò è bastato per aizzare le “forze dell'ordine” che hanno risposto con il lancio di lacrimogeni al cs, considerati veri e propri ordigni esplosivi già usati ripetutamente a Genova nel 2001 e in Val di Susa contro i No Tav.
Il PMLI ha partecipato al corteo con la Cellula “Stalin” della provincia di Catania con spirito unitario e di lotta contro il Muos. I compagni portavano la bandiera rossa del PMLI e un cartello con le parole d'ordine del PMLI "Cancellare Muos; No Muos; Smantellare antenne; Smilitarizzare la Sicilia. Opponiamoci al capitalismo e al suo governo per il socialismo". Il manifesto è stato filmato, fotografato e condiviso. Distribuiti i volantini per il No al referendum del 20-21 settembre.
Alla fine della giornata di lotta, si è svolta un'assemblea con interventi contro l'imperialismo americano e il suo ruolo di potenza globale e contro la sottomissione e l'asservimento dei governi di “centro-destra” e di “centro-sinistra".
Il compagno Sesto Schembri, a nome del PMLI, ha preso la parola portando il contributo del Partito alla lotta all'imperialismo Usa e a tutti gli altri imperialismi, e di conseguenza alla lotta contro il sistema capitalistico, con il suo sistema economico politico basato sul massimo profitto e sullo sfruttamento dell'uomo su l'uomo e la mercificazione della società che nella sua fase del massimo sviluppo ha la necessità di uscire fuori dei propri confini per conquistare mercati e rapinare materie prime ai popoli del Terzo mondo e, col neocolonialismo, mettere le nazioni più deboli al proprio servizio. Ha denunciato lo scenario mondiale dove gli Usa, la Russia, la Cina e altri paesi imperialisti si contendono l'egemonia mondiale.
Schembri ha terminato l'intervento con un appello a lottare uniti contro il capitalismo e per il socialismo per eliminare l'imperialismo e le sue guerre.
Insieme al PMLI hanno partecipato al presidio il coordinamento No Muos, con i comitati No Muos siciliani, il sindacato USB, Potere al Popolo, Figc, PCI, PRC, PCL, Sinistra anticapitalista, No TAV, centri sociali Giuffrida Graziella, e Colapesce, la Rete antirazzista catanese, Nofrontex basta naufragi, Antudo Sicilia, Sicilia libertaria.
2 settembre 2020