La polizia del dittatore fascista Erdogan attacca i funerali dell'avvocata Timtik
L'avvocata, deceduta dopo 238 giorni di sciopero della fame, difendeva gli oppositori del regime fascista turco e gli imputati di terrorismo

 
Nella Turchia del dittatore fascista Erdogan gli oppositori non hanno diritto neanche a un normale funerale come ne caso dell'avvocata Ebru Timtik, morta a 42 anni il 27 agosto scorso nel carcere di Istanbul dopo 238 giorni di sciopero della fame. Una protesta portata fino alle estreme conseguenze per denunciare il carattere politico della condanna e per avere una revisione dei caso e condotta assieme al collega Aytac Unsal, entrambi condannati a 10 anni e mezzo di carcere per "associazione terroristica", in un processo farsa approntato dal regime di Ankara con l'accusa di appartenere al Fronte Rivoluzionario della liberazione popolare (Dhkp).
La polizia caricava col lancio di lacrimogeni e sparando proiettili di gomma le decine di manifestanti che si erano radunati davanti l'Istituto di Medicina legale di Istanbul dove era stata effettuata l’autopsia e circondava il cimitero del quartiere di Gazi impedendo una marcia di protesta e financo il corteo dei familiari che volevano portare a spalla, dalla sala di preghiera alevita al luogo di sepoltura, la bara coperta da una bandiera rossa con sopra un vestito da avvocato e da garofani.
Ebru Timtik era membro dell'Associazione degli avvocati, una organizzazione progressista, e difendeva gli oppositori del regime fascista turco e gli imputati di terrorismo, le vittime di tortura nelle carceri e nelle stazioni di polizia, gli imputati per reati di opinione, lavoratori e militanti politici, le donne vittime di violenza.
Timtik era stata condannata due anni fa a 13 anni e mezzo di carcere assieme a altri 17 avvocati, tutti membri dell’Associazione degli Avvocati, in un processo farsa costruito sulla testimonianza piena di contraddizioni di un solo accusatore, un detenuto la cui indentità è rimasta anonima anche nel processo, e condotto da giudici scelti accuratamente dal Consiglio giudiziario che aveva sostituto con un colpo di mano quelli che all'inizio del procedimento avevano prosciolto gli imputati per inconsistenza delle prove e disposto la liberazione delgi arrestati. Dopo il fallito golpe del luglio 2015 l'organismo giudiziario risponde direttamente al ministero di giustizia, è quindi controllato direttamente dal governo del fascista Erdogan.
La morte dell'avvocata Timtik è un omicidio di Stato. Come quello dei musicisti del Grup Yorum, Helin Bolek e Ibrahim Gokcek, e di un loro sostenitore, Mustafa Kocak, morti tra aprile e maggio scorsi per lo sciopero della fame contro la condanna al carcere per legami col Dhkp.
Le iniziative a sostegno della protesta degli avvocati rinchiusi nelle carceri turche contro i processi farsa e le ingiuste condanne si sono moltiplicate dopo la morte di Ebru Timtik e hanno spinto il 3 settembre la Corte di Cassazione turca a ordinare l'immediata scarcerazione per motivi di salute dell'avvocato Aytac Unsal dopo 213 giorni di sciopero della fame.

9 settembre 2020