Organizzato dal Comitato “Uniti per la Costituzione”
A Campobasso importante dibattito aperto per il No
Applaudito intervento dell'Organizzazione locale del PMLI, a nome del Coordinamento delle Sinistre dinanzi a circa 150 persone

 
Dal corrispondente del Molise
Si è tenuta mercoledì 16 settembre in piazza Municipio, a Campobasso, un importante dibattito aperto al pubblico per sensibilizzare le masse cittadine sul delicato appuntamento referendario. L’evento, organizzato dal comitato “Uniti per la Costituzione” (che ringraziamo per l’invito e l’occasione fornita per dire la nostra), è stato seguito da un discreto numero di partecipanti.
Dopo gli interventi degli oratori (tutti docenti presso l’Unimol) Laura Ronchetti, Giovanni Cerchia, Michele Della Morte, gestiti dal presidente del Comitato, Michele Barone, è stata data la parola al pubblico.
Tra i vari interventi, anche quello del rappresentante dell'Organizzazione di Campobasso del PMLI, compagno Giovanni Colagiovanni, che, parlando a nome dell'unitario Coordinamento delle sinistre di opposizione, con i distintivi del Partito ben in mostra, ha posto l’accento sui rischi derivanti da un successo del Sì al referendum: golpe bianco istituzionalizzato con lo svuotamento dei poteri e del senso stesso del parlamento in favore di un governo sempre più dittatoriale, neofascista e presidenzialista tramite alte soglie di sbarramento e liste bloccate.
Ancora, ha denunciato come il referendum si inserisce in un quadro più generale di riassestamento del capitalismo italiano, volto sempre più a colpire e criminalizzare qualsiasi tipo di opposizione, da quella di piazza ai lavoratori (vedi i decreti Salvini), dai Centri sociali ai comunisti (vedi il tentativo di FdI di rendere illegali i partiti con falce e martello) per giungere ora, appunto tramite l’ampia sforbiciata degli “onorevoli”, a reprimere le “libertà” della stessa democrazia borghese.
Per il poco tempo a disposizione non è stato possibile approfondire alcune questioni ma abbastanza esaurienti sono stati gli interventi dei vari oratori, in primis quello di Italo Di Sabato della Casa del Popolo di Campobasso che pure ha posto l’accento su temi a noi cari quali la criminalizzazione in atto di ogni pensiero dissidente, l’emarginazione degli ultimi e i rischi di derive governative sempre più autoritarie. Il dato che conta, comunque, è l’apprezzamento mostrato da diversi presenti al dibattito che hanno fermato il nostro compagno per approfondire alcune tematiche politiche dopo l’intervento.
Pian piano il PMLI, anche grazie al gioco di squadra nel Coordinamento unitario, si prende i suoi spazi e si fa conoscere e rispettare dalle masse locali.

23 settembre 2020