Il PMLI a Catania impegnato fino all'ultimo per propagandare il No al referendum
In un clima unitario Schembri interviene all'assemblea del presidio organizzato dal Comitato per il No. Volantinaggio tra i lavoratori della StMicroelecronics
Dal corrispondente della Cellula "Stalin" della provincia di Catania
È continuata fino all'ultimo istante la campagna referendaria per il No al taglio dei parlamentari condotta dalla Cellula “Stalin” della provincia di Catania del PMLI.
Venerdì 18 la Cellula ha partecipato in un clima unitario alla chiusura della campagna referendaria per il No al presidio-assemblea organizzato dal Comitato per il No al taglio del parlamento, in piazza Federico di Svevia In uno spazio con ai lati pub e panineria che hanno resa festosa e partecipata l'assemblea con interventi combattivi dove sono stati individuati tutti i passaggi involutivi degli ultimi 30 anni della Costituzione. Ha chiuso la serata per le ragioni del No il senatore Gregorio De Falco, ex 5 Stelle, con un lungo intervento.
Tanti i giovani presenti impegnati nel movimento di massa catanese. Questo referendum è servito a unire gli antifascisti, i democratici e i progressisti che hanno toccato e capito la realtà, dove della Costituzione del '48 rimane ben poco.
Un bel successo per gli organizzatori del Comitato per il No che hanno lavorato tanto con impegno e passione, con le altre forze politiche e associazioni e Centri sociali presenti in piazza e a favore del No, PCI, PRC, PLC, Sinistra anticapitalista, PMLI, Potere al Popolo, Ambientaliste, Volt Catania e tante altre realtà.
I nostri compagni hanno caratterizzato la loro presenza con il manifesto per il No, hanno distribuito il documento del Comitato centrale del PMLI accettato con interesse da molti dei presenti. I compagni hanno dialogato con molti giovani e meno giovani per far conoscere la linea politica del PMLI. Il compagno Sesto Schembri è intervenuto all'assemblea rilanciando la nostra posizione, in particolare sul fatto che il taglio dei parlamentari è un taglio alla democrazia e all'elettoralismo borghesi. Come avvenne sotto la dittatura di Mussolini e come era nei piani golpisti, piduisti e presidenzialisti del disegno di Gelli.
Venerdì 18 mattina volantinaggio del documento del Partito in piazza Stesicoro, anche in questo caso era stato piazzato il cartellone del No bifrontale che si conferma un mezzo di propaganda proficua ed è stato fotografato con molto interesse. Stare in piazza ci ha consentito di conoscere gli umori delle masse e di raccogliere l'opinione di chi era già per il No e di discutere con i tanti convinti di votare Sì.
Giorni prima, l'11 settembre, nella zona industriale etnea, la Cellula marxista-leninista aveva fatto propaganda per il No davanti a uno degli edifici della ST Microelectronics. Un lavoro certosino durato più di un'ora e mezzo dal momento che i lavoratori escono scaglionati. Qualcuno ha visto bene di segnalarci ai vigilantes che ci hanno intimato di non fare foto. I compagni infatti avevano piazzato ben visibile il cartellone. Il volantino è stato accettato con interesse e in tanti l'hanno richiesto dicendosi concordi, in brevissimi scambi di battute, per la scelta del No. Un lavoratore ci ha chiesto notizie sul PMLI. Gli è stata data risposta sintetica (sempre di corsa come se i lavoratori scappassero dell'oppressione professionale) invitandolo a proseguire il dialogo e la conoscenza il PMLI sul sito, e dandogli un un volantino che propaganda "Il Bolscevico".
23 settembre 2020