Lettere
Grazie, compagne e compagni per tutti i vostri preziosissimi insegnamenti
Lenin diceva: “Le masse, anche se non ci capiscono oggi, perché sono stordite dalle chiacchiere dei cadetti alle assemblee elettorali, se non ci capiranno domani, perché si lasceranno sedurre dei primi passi del primo parlamento russo, si convinceranno dopodomani che la nostra posizione è giusta. I fatti le costringeranno a vedere nella socialdemocrazia rivoluzionaria il partito che non si fa ingannare dalle apparenze, che esorta con fermezza e intransigenza 'a guardare' da quella parte dove si svolge inevitabilmente la lotta che deciderà delle sorti della vera (e non di quella cadetta) libertà del popolo
".
Grazie, compagne e compagni per tutti i vostri preziosissimi insegnamenti. Mi mancate terribilmente. Solidarietà ai compagni di Ischia e della Cellula “Vesuvio Rosso” di Napoli colpiti dall'inutile provocazione dei carabinieri mentre propagandavano.
Coi Maestri e il PMLI vinceremo!
Michele - Vicenza
Gorbaciov, erede del peggior revisionismo, insignito del premio Nobel per la sua totale abdicazione al socialismo
Sabato 19 settembre il programma "Atlantide" su La7 ha proposto il documentario di Werner Herzog e André Singer "Herzog incontra Gorbaciov", cui ha fatto seguito un dibattito tra il direttore del programma Andrea Purgatori, esponente tipico del giornalismo con velleità storiche della "sinistra” borghese, ed Ezio Mauro, ex-corrispondente di "Repubblica" (e successivamente direttore del giornale) dall'ex-Urss.
Purgatori ha iniziato parlando di "folli e assurde dittature del nazismo, del fascismo, del comunismo", assemblando dunque il "comunismo" (come se fosse stato vero comunismo quello dell'Urss da Krusciov in poi, invece del peggior revisionismo) al nazismo e al fascismo, il che è già sintomatico della volontà della dittatura borghese europea di una "damnatio memoriae" del comunismo. Qui non possiamo fare a meno di commentare tale "atteggiamento" con una citazione del Maestro Mao: "Io penso che ci siano due 'spade': l'una è Lenin, l'altra è Stalin. Ora, questa spada che è Stalin, i russi l'hanno abbandonata. Quanto a questa spada che è Lenin, oggi non è stata forse anch'essa abbandonata, in una certa misura, da alcuni dirigenti sovietici? A mio avviso, essa è stata abbandonata in misura considerevole. Il rapporto di Krusciov dice che è possibile ottenere il potere poltiico attraverso la via parlamentare, vale a dire che non è più necessario per gli altri paesi seguire l'esempio della Rivoluzione d'Ottobre. Una volta aperta questa porta, si è praticamente rigettato il leninismo"
(Mao, Discorso alla II Sessione plenaria dell'VIII Comitato Centrale del PCC, 15 novembre 1956).
Gorbaciov parlando della sua "perestrojka" (ristrutturazione) e della sua volontà di "glasnost" (trasparenza), concetti molto discutibili che hanno aperto la strada, al "libero mercato" più sfrenato, dunque all'assolutizzazione del capitalismo nell'allora Urss, ha detto: "Io volevo più democrazia ma anche più socialismo". Dunque, il concetto di "democrazia" è vago, se formulato in termini assoluti, esistendo invece una democrazia borghese e una democrazia proletaria, come i Maestri ci insegnano, idem vale per il socialismo.
Anni fa (1990-1991), ho letto il suo libro "Perestrojka" (Milano, Mondadori, 1987), a parte la pochezza teorica e pratica, che dimostra anche scarsa conoscenza delle opere di Marx, Engels e Lenin (di Stalin Gorbaciov ovviamente non parla se non in termini di rifiuto), l'erede del peggior revisionismo è stato insignito con il premio Nobel per la pace nel 1990 proprio per la sua totale abdicazione a ogni idea di socialismo, ma anche solo di anti-imperialismo.
Vale per Gorbaciov quanto Mao diceva sull'imperialismo: "La cricca dirigente dei revisionisti sovietici agisce in collusione con esso
(l'imperialismo Usa). La loro
(di Usa e Urss) folle ambizione di spartirsi il mondo incontra l'ostilità sempre maggiore di tutti i popoli. Più l'imperialismo Usa e il revisionismo sovietico agiscono in comune accordo, più i popoli del mondo vedono chiaramente che costoro sono fatti della stessa pasta
" (Mao, Messaggio a Ho-Chi-min in occasione del XXIII anniversario dell'indipendenza della Repubblica Democratica del Vietnam, 11 settembre 1968).
Ebbene, Gorbaciov ha ottenuto il suddetto premio Nobel proprio per aver agito pienamente di conserva con l'imperialismo Usa.
Eugen Galasso – Firenze
30 settembre 2020