Chiusa l’inchiesta sulle consulenze Asl del Sannio
La procura di Benevento chiede 8 anni e 3 mesi per l’ex deputata e ministro De Girolamo
Tra le gravi accuse associazione a delinquere finalizzata alla concussione
Redazione di Napoli
La Procura di Benevento, tramite il pubblico ministero Assunta Tillo, ha chiesto una durissima condanna per la ex deputata forzista, Nunzia De Girolamo, già ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali del governo Letta (dal 28 aprile 2013 al 27 gennaio 2014). A conclusione del procedimento penale sulle presunte irregolarità per falsi mandati di pagamento all’Asl locale come appalti poco chiari per il servizio del 118, il magistrato ha chiesto 8 anni e 3 mesi in ordine ai reati di concussione, abuso d’ufficio e offerta di utilità per ottenere voti elettorali. Non a caso fu proprio per questa vicenda - che vedeva assieme all’allora deputata transfuga dal Popolo delle libertà al “Nuovo centro destra” di Angelino Alfano anche altri 7 attuali imputati – che nel gennaio 2014 De Girolamo rassegnò le dimissioni da ministro dell’Agricoltura.
L’indagine, iniziata nel 2013, vede Nunzia De Girolamo imputata assieme agli ex stretti collaboratori Luigi Barone, attuale presidente del consorzio Asi di Benevento, per il quale il pm ha chiesto 6 anni e 9 mesi di reclusione con l’interdizione dall’incarico che ricopre, e Giacomo Papa, da condannare, secondo l’accusa, sempre a 6 anni e 9 mesi.
L’inchiesta della procura beneventana è incentrata sulla gestione di appalti e consulenze esterne da parte dell’Asl di Benevento, per la quale, secondo il gip Flavio Cusani, che dispose l’imputazione coatta per l’ex parlamentare, De Girolamo sarebbe stata organizzatrice e promotrice di un direttorio politico partitico che avrebbe condizionato nomine e appalti, capace di influenzare e condizionare le scelte dell’Asl per la ricerca del consenso. Nello specifico, le accuse nei confronti di De Girolamo sono associazione a delinquere, concussione, tentata concussione, abuso d’ufficio, tentato abuso d’ufficio.
Per l’ex parlamentare è stata proposta solo l’assoluzione, perché il fatto non sussiste, dall’accusa di offerta di un’utilità per ottenere il voto elettorale.
Oltre a Barone, Papa e alla stessa De Girolamo, il pm ha chiesto per l’ex direttore generale dell’Asl Michele Rossi 6 anni di reclusione; 3 anni e 4 mesi a Felice Pisapia, ex direttore amministrativo; 2 anni e 3 mesi a Gelsomino Ventucci, ex direttore sanitario; 2 anni e 8 mesi ad Arnaldo Falato, ex responsabile budgeting
; infine, l’assoluzione, perché il fatto non sussiste, per il sindaco di Airola Michele Napoletano.
In questi anni la “stella” politica della ex ministro è tramontata giorno dopo giorno, nonostante le comparsate in programmi trash
e il tentativo nel 2018 di ricandidarsi alle elezioni politiche nazionali con Forza Italia (tornata all'ovile dopo l'esperienza nel NCD) dove venne sonoramente bocciata dall’elettorato.
21 ottobre 2020