Reggio Calabria
Combattere la nuova giunta comunale di “centro-sinistra” guidata dall’imbroglione Falcomatà
Entrano in giunta la destra Rosanna Scopelliti e vecchi indagati
Dal corrispondente della provincia di Reggio Calabria e della Calabria
Sabato 24 ottobre alle ore 11.00, il sindaco Pd Giuseppe Falcomatà, riconfermato alle ultime elezioni amministrative di Reggio Calabria, ha presentato sul Lungomare della città la “nuova” giunta di “centro-sinistra”, chiamata al riscatto dopo sei anni di politiche fallimentari.
In osservanza delle disposizioni anti-covid - per non creare assembramenti - alla cerimonia hanno partecipato i soli addetti ai lavori senza presenza di pubblico.
“Buongiorno a tutti, il grande giorno finalmente è arrivato”, ha esordito con tono sprezzante l’imbroglione Falcomatà di fronte a microfoni e telecamere.
Subito dopo, appellandosi ai valori della Costituzione borghese del ‘48 (ormai carta straccia) ha esortato i futuri assessori comunali ad accettare le deleghe con “onore, disciplina e spirito di servizio”.
La prima ad essere nominata è stata la “socialista” Irene Vittoria Calabrò, riconfermata alle Finanze.
A seguire l’architetta Mariangela Cama, sponsorizzata da Mimmeto Battaglia (ex consigliere regionale del Pd) che continuerà ad occuparsi dell’Urbanistica.
Tra le “new entry” esterne troviamo Rosanna Scopelliti, figlia del giudice Antonino Scopelliti assassinato dalla ‘ndrangheta nel 1991. Eletta deputata nel 2013 grazie all’appoggio dell’ex governatore della Calabria nonché ex sindaco di Reggio, il fascista Giuseppe Scopelliti che le ha riservato il secondo posto nella lista dell’allora Pdl per garantirle una poltrona sicura in parlamento, Rosanna Scopelliti avrà deleghe alla Cultura, Legalità, Turismo, Scuola e Università.
Giuseppina Palmenta candidata con la lista S’Intesi e da sempre vicina a Falcomatà sostituirà allo sport Giovanni Latella meglio conosciuto in città come “Ti mangiu u cori”, un’espressione dialettale intimidatoria di chiaro stampo ‘ndranghestista usata proprio dall’ex assessore nei confronti di un lavoratore Avr che protestava davanti al comune per gli stipendi arretrati non pagati.
Un altro fedelissimo nominato ai Lavori Pubblici è Giovanni Muraca indagato nell’inchiesta “Helios” e sotto processo insieme allo stesso primo cittadino per la nota vicenda “Miramare” .
Sempre tra gli indagati, Rocco Albanese avrà deleghe alle Politiche abitative, Manutenzioni, Dismissione e Valorizzazione del Patrimonio Protezione Civile.
Restano fuori dall’esecutivo, Antonino Castorina, Giuseppe Marino e Armando Neri.
Con tutta probabilità andranno a spartirsi importanti incarichi al consiglio Metropolitano della città, un luogo senz’altro più “tranquillo” rispetto palazzo San Giorgio.
L’ex presidente del Consiglio comunale Demetrio Delfino sarà invece assessore al Welfare e alle Politiche della Famiglia, mentre l’importante assessorato dell’Ambiente andrà a Paolo Brunetti “premiato per le competenze dimostrate nella gestione dei servizi idrici” nonostante la perenne mancanza di acqua potabile in alcuni quartieri.
Resta ancora vacante il posto di vicesindaco della città anche perché trattandosi di un incarico molto scomodo a causa dell’incertezza sulla sentenza del processo “Miramare”, sarà complicato trovare nell’immediato qualcuno disposto ad accettarlo senza riserve.
Dopo il rifiuto del professore “Mediterraneo” Francesco Manganaro per imprecisati impegni pregressi, nelle ultime ore sta circolando il nome di Antonino Perna attualmente presidente del Parco Ecolandia ma con all’attivo già diverse esperienze amministrative.
Insomma, la “nuova” giunta di “centro-sinistra altro non è che la solita vecchia accozzaglia di politicanti borghesi al servizio del regime capitalista e neofascista.
Questi loschi individui espressione dei “poteri forti”, del clientelismo e delle perverse logiche spartitorie non hanno nulla a che fare con le masse popolari e il proletariato, pertanto non potranno mai curarne gli interessi. Il grave stato di degrado e povertà in cui versano i quartieri popolari e le periferie parla da sé.
Noi marxisti-leninisti continueremo a combattere strenuamente l’amministrazione Falcomatà senza dare alcun credito alla cosiddetta “opposizione” innescando la lotta di classe al di fuori delle corrotte istituzioni borghesi, per il lavoro, lo sviluppo e l’industrializzazione di Reggio Calabria e fare maturare le condizioni oggettive per realizzare l’importante obiettivo strategico delle istituzioni rappresentative delle masse astensioniste e fautrici del socialismo: Assemblee e Comitati popolari.
28 ottobre 2020