Riflessioni di una studentessa sugli insegnamenti di Mao sulla cultura del proletariato, sui marxisti-leninisti e sulla lotta per il socialismo
“Studiando il documento della Commemorazione di Mao ho ampliato il mio pensiero”
“Ho ancora molto da imparare e da studiare partendo proprio dagli insegnamenti dei cinque Maestri”
di Margherita - Fiesole (Firenze)
La Commemorazione è stata molto esaustiva come risposta ai dubbi che già avevo in precedenza. Paradossalmente me ne sono sorti molti altri, ai quali risponderò immagino solo con lo studio e la lettura delle opere di Mao (poiché “non si apprende per semplice osmosi politica-ideologica”).
Mi sono trovata molto d'accordo su ciò che è stato scritto e le tematiche che sono state affrontate le ho ritenute molto interessanti e spiegate altrettanto bene.
Allora, alcuni argomenti vagamente li conoscevo per sentito dire, ma ovviamente studiando questo documento ho sicuramente ampliato il mio pensiero.
Tra i temi sostenuti ne ho trovati alcuni che hanno attirato di più la mia attenzione di altri. Uno di questi è proprio la concezione della natura umana, in quanto ritengo valida la spiegazione che, sì, esista una natura umana soltanto con un carattere di classe. Analogamente, il concetto di impronta di classe è altrettanto valido, infatti determina ogni pensiero, quindi ogni cultura, ogni letteratura e ogni arte (“l'arte al di sopra delle classi nella realtà non esiste”).
Molte istituzioni attuali, che rappresentano questi pensieri sono impostate sulla cultura della classe dominante, di fatto borghese. Un esempio in cui sono abbastanza coinvolta è l'istituzione scolastica stessa, la quale insegna e fa apprendere soltanto il sapere derivato dalla propaganda della classe dominante, premiando gli studenti che hanno un capitale culturale ed economico borghese. Ovviamente tutto ciò è velato e nascosto, specifico che non si deve generalizzare, molti professori o dipendenti di questa istituzione riescono a riportare il sapere senza quest'ultima impronta di classe.
La concezione dello studio è notevole e a me è piaciuta molto, con le frasi “Dobbiamo scuoterci e studiare facendo duri sforzi. Prendete nota: fare, duri, sforzi” e “lo studio come una necessità, uno strumento per trasformare il mondo e noi stessi”, a mio parere si definisce in maniera ottima l'attività dello studio, mai limitarci a imparare dei dogmi bisogna mettere in dubbio, attraverso anche “il valore universale delle teorie di Marx, Engels, Lenin e Stalin” alle quali si aggiunge quella del pensiero di Mao, intese come “guida per l'azione” per poi comprendere a fondo i vari concetti che si vogliono apprendere.
Personalmente ho reputato molto singolare il tema dell'amore, affrontato in maniera lapidaria e concisa, affiancato a una degna spiegazione. Esso non è considerato incausato e infatti come l'odio possiede delle ragioni. Magnifica la frase “Noi non possiamo amare i nostri nemici, non possiamo amare i mali della società, il nostro obiettivo è distruggerli” perché come specificato in precedenza finché l'umanità sarà divisa in classi sociali, sarà praticamente impossibile l'amore per essa. Quest'ultimo punto è un po' complicato per me da interiorizzare, nonostante io l'abbia compreso e capito.
Bellissime le parole con cui descrive le caratteristiche di un militante del PMLI, “marxisti-leninisti coerenti e moralmente integri”. Ugualmente bella la concezione del comunista e della rivoluzione, che non si trasforma in una revisione o in una riforma in base al contesto o agli interessi individuali o ai propri comodi. “Un comunista deve essere franco, leale e attivo, deve... subordinare gli interessi personali a quelli della rivoluzione”. “Essere Rossi significa non perdere mai le 5 fiducie, che sono: fiducia nel marxismo-leninismo-pensiero di Mao, fiducia nel socialismo, nel Partito, nelle masse e in noi stessi”.
Concludo così, nonostante ci fosse da scrivere probabilmente molto altro dato i numerosi spunti di riflessione. Forse qualche mia interpretazione è errata, poiché ho ancora molto da imparare e da studiare partendo proprio dagli insegnamenti dei cinque Maestri.
11 novembre 2020