Importante iniziativa nazionale on line del 10 dicembre
Rilanciata con successo la campagna unitaria “Riconquistiamo il diritto alla salute”
Partecipati interventi di compagne e compagni impegnati in prima fila nella sanità e contro il Covid
Il 10 dicembre sulla piattaforma on line Stream Yard si è svolta in diretta l’importante iniziativa del Coordinamento nazionale per la sanità pubblica, per il rilancio della campagna unitaria “Riconquistiamo il diritto alla salute”. Un’iniziativa viva e partecipata, dove tutte le compagne e i compagni intervenuti, ben nove, in sequenza Giovanna Baracchi per Democrazia Atea, Barbara Pecchioli del Partito Comunista dei Lavoratori, Samuele Garini per il Fronte Popolare, Beniamino Caputo per La Città Futura, Ettore Manno per il Partito Comunista Italiano, Franco Cilenti del Partito della Rifondazione Comunista, Lisa Canitano per Potere al Popolo, Francesca Perri di Risorgimento Socialista, Enio Minervini di Sinistra Anticapitalista, hanno portato importanti contributi, di chi vive e ha vissuto in prima linea sia lo sfascio e il degrado della sanità pubblica sia la prima e seconda ondata della pandemia. All’unisono sono stati denunciati il governo Conte e le regioni, che niente hanno fatto dall’inizio dell’anno per fronteggiare la diffusione del Covid, se non garantire gli interessi capitalistici del padronato, a scapito delle condizioni di vita e di lavoro delle masse operaie, lavoratrici e popolari, lasciando soli e senza mezzi i medici, gli infermieri e gli altri operatori della sanità, restringendo le più elementari libertà democratico-borghesi e attuando la repressione verso chi ha osato denunciare questo stato di cose.
Il successo della conferenza on line
è stato decretato dai 69 in linea per tutta l’ora e mezzo della sua durata, dalle 1.103 visualizzazioni in tempo reale, dalle migliaia e migliaia di persone che di lì a poco hanno visto l’intera iniziativa sui siti e pagine nazionali dei partiti e organizzazioni aderenti, dalle condivisioni e dalle firme che sono state poste alla petizione popolare su Change.org.
A fare da moderatore e dirigere l’iniziativa il Coordinamento nazionale aveva designato il compagno Erne Guidi, che dopo aver lavorato intensamente nei giorni precedenti con la compagna Giulia Guerrera di Democrazia Atea, che ha curato in maniera impeccabile la regia, e organizzando le compagne e i compagni intervenuti, ha proposto una rossa, forte e dialettica direzione della conferenza. Con indosso la maglia del PMLI e alle spalle le locandine della campagna unitaria, accompagnate da quelle del Partito sul non siamo tutti sulla stessa barca, sul blocco permanente dei licenziamenti e la cassaintegrazione per Covid a salario pieno e il numero speciale de “Il Bolscevico” per il Bicentenario di Engels, il compagno Guidi ha introdotto i lavori con un intervento forte e unitario che pubblichiamo integralmente a parte.
Allo stesso compagno è spettato il compito di chiudere l’iniziativa. “Penso e spero – ha affermato - che dagli interventi di stasera si sia potuto capire la portata e la giustezza della nostra campagna sulla sanità pubblica 'Riconquistiamo il diritto alla salute'. Non mi rimane che invitare tutti quanti voi all’ascolto a farla vostra, ad andare su Change.org e firmare la petizione popolare, a sponsorizzarla, a farla conoscere a tutti i vostri contatti. E questo con la tastiera ma anche col megafono, fermandovi a firmare quando vedrete, appena le condizioni lo consentiranno, i nostri banchini unitari o delle singole organizzazioni aderenti, in tutte le piazze d’Italia... Consapevoli – ha concluso il compagno Erne Guidi - di venire incontro alle richieste generali della stragrande maggioranza del popolo italiano flagellato dalla pandemia, delle masse operaie, lavoratrici, pensionate e giovanili, nello specifico dei medici, degli infermieri, degli ausiliari, impegnati in prima linea. Consapevoli che oggi il fronte unito è una necessità non più procrastinabile della lotta per la sanità pubblica, universale, laica e gratuita, nello specifico e più in generale per quella di classe in Italia, contro il capitalismo e chi ne regge le sorti a livello nazionale e locale e più in generale per un’alternativa di società, una società migliore, che per noi si chiama socialismo”.
16 dicembre 2020