Giovedì 21 gennaio
COMMEMORATO LENIN A CAVRIAGO
Fiori e documento comune da PMLI, PCI e “Alcuni comunisti reggiani”
Dal corrispondente dell’Emilia-Romagna
Giovedì 21 gennaio è ricorso il 97° Anniversario della scomparsa del grande Maestro del proletariato internazionale Lenin.
Purtroppo anche quest’anno, a causa delle limitazioni agli spostamenti, imposte per limitare la diffusione del Covid 19 (l’Emilia-Romagna è in zona “arancione”, consentito spostarsi solo all’interno del proprio Comune di residenza) non è stato possibile svolgere la consueta manifestazione pubblica che da tanti anni il PMLI.Emilia-Romagna, al quale negli ultimi anni si sono aggregate altre forze politiche, organizza in Piazza Lenin a Cavriago di fronte al busto che lo ritrae.
Tali manifestazioni prevedevano lo svolgimento degli interventi dei promotori, la deposizione di fiori al busto e il lancio di canti comunisti e antifascisti, il tutto alla presenza di decine di bandiere rosse e con la falce e martello di compagne e compagni giunti da tutta la Regione ma anche da fuori dell'Emilia-Romagna, iniziative che hanno spesso catturato l’attenzione dei media borghesi, locali e nazionali.
Sperando di poter tornare presto a questa modalità, pubblica e di piazza, i sostenitori di Lenin hanno comunque voluto ricordarlo, anche se solo con un gesto simbolico.
Infatti nella mattinata di giovedì 21 un compagno incaricato dai promotori ha depositato un bellissimo mazzo di fiori rossi alla base del busto di Lenin, con allegati un messaggio firmato dal PMLI.Emilia-Romagna e un documento comune firmato PMLI.Emilia-Romagna, PCI.Emilia-Romagna e alcuni comunisti reggiani.
Tale documento, elaborato dal PMLI in chiave unitaria, era stato sottoposto a tutta una serie di associazioni politiche e sindacali. Molte di queste non hanno nemmeno risposto ma alcune siamo sicuri sarebbero state presenti in piazza se si fosse tenuta la manifestazione, così com'è stato per gli anni precedenti.
L’Anpi di Cavriago ha risposto affermando tra l’altro: “la nostra sezione preferisce non sottoscrivere il vostro comunicato, anche se vi ringraziamo per averci voluto informare e coinvolgere... Anpi è stata creata da tutte quelle ragazze e quei ragazzi che hanno lottato per darci un paese libero e democratico, noi veniamo da quella storia partigiana, e cerchiamo di essere 'esecutori' di questa 'eredità'. Sono passati settantasei anni e i valori di allora sono i nostri valori di oggi, e cerchiamo di essere attenti a non essere 'politicamente etichettati' ma per mantenere gli obiettivi stabiliti da uno statuto creato nel 1945, siamo e saremo sempre dalla parte di coloro che si battono singolarmente o in associazioni per quei principi di libertà e democrazia che sono stati fondamento della guerra partigiana e in essa hanno trovato la loro più alta espressione. Per il ruolo che ricopriamo, vogliamo tenere ampio il nostro mandato e non sostenere posizioni di un gruppo politico o di un altro. Ringraziando per l’attenzione ci auguriamo possano esserci momenti di intento comune magari il prossimo 25 Aprile in Piazza Angelo Zanti”.
Il giorno precedente, mercoledì 20, il PMLI.Emilia-Romagna aveva inviato un proprio comunicato stampa per spiegare le motivazioni che impedivano lo svolgimento della manifestazione e quelle che ci muovono a ricordare Lenin e i suoi insegnamenti, oltre che quelli di Marx, Engels, Stalin e Mao, il 21 invece il PMLI.Emilia-Romagna ha inviato un ulteriore comunicato stampa riportando il documento comune e le foto relative ai fiori depositati al busto.
Pur trattandosi di una commemorazione necessariamente in forma ridotta, ha comunque attirato l’attenzione di alcuni media sia su Internet che cartacei, come “La Gazzetta di Reggio”, “nextstopreggio” e “Il Resto del Carlino”, quest’ultimo però parlando genericamente di “comunisti” e omettendo completamente chi erano gli organizzatori e quanto riportato nei vari comunicati e documenti.
Il comunicato del 21 si chiudeva così: “Un gesto simbolico ma che dimostra come i sostenitori di Lenin non demordono e anzi 'tengono la piazza', fino a quando non si potrà farla vivere nuovamente delle bandiere rosse, dei discorsi commemorativi e dei canti proletari rivoluzionari.
Un gesto che dimostra anche come la lotta di classe non si fermi, mai!”.
Un grosso e sentito ringraziamento va al compagno incaricato che ha depositato i fiori al busto di Lenin per il secondo anno consecutivo, pagandoli di tasca propria come “contributo al Partito”. Un amico del PMLI che da tanti anni assieme al Partito è animatore delle iniziative a Cavriago e che a Reggio Emilia e a Cavriago svolge un ruolo importante nel tenere alta la bandiera rossa con la falce e martello.
27 gennaio 2021