2 morti e 1600 feriti durante la finale di Campions League del 2017
Appendino condannata per la tragedia di Piazza San Carlo
Le “scuse alla popolazione” della sindaca Cinquestelle di Torino Chiara Appendino, del suo ex capo di gabinetto Paolo Giordana e dell'allora questore Angelo Sanna, peraltro tardive e inadeguate, non sono bastate.
Per il tribunale di Torino sono loro i massimi responsabili della tragedia avvenuta il 3 giugno 2017 in piazza San Carlo durante la proiezione della finale di Champions League Juventus-Real Madrid. Un evento che, a causa dell'incompetenza degli organizzatori e della sciatteria con cui sono stati predisposti i controlli e le misure di sicurezza, ha procurato la morte di due donne: Erika Pioletti, deceduta in ospedale dopo una decina di giorni, e Marisa Amato, rimasta tetraplegica e spirata nel 2019, e il ferimento di oltre 1600 persone. Un tragico evento che solo per puro caso non si è trasformato in una strage con conseguenze ancora più drammatiche.
Il 27 gennaio, Appendino, Giordana e Sanna, sono stati condannati a un anno e sei mesi per omicidio, lesioni e disastro colposi nel processo di primo grado con rito abbreviato.
Stessa pena per gli altri due imputati, ossia: l'ex presidente di Turismo Torino (l'agenzia che organizzò l'evento) Maurizio Montagnese, e Enrico Bertoletti, professionista che si occupò di parte della progettazione.
Dalle indagini è emerso che a causare l'ondata di panico fu una gang, poi sgominata dagli investigatori, che compiva rapine tra gli spettatori in piazza usando spray urticanti.
Risultanze investigative che la Appendino ha cercato di minimizzare per scollarsi di dosso ogni responsabilità sostenendo fra l'altro che: “non potevo prevedere le azioni di una banda di rapinatori”.
Per il Pubblico ministero (Pm) Vincenzo Pacileo invece la sindaca Appendino è pienamente responsabile della tragedia di Piazza San Carlo in quanto "non ebbe solo un ruolo politico ma anche gestionale". Per questo il Pm aveva chiesto una condanna a un anno e 8 mesi al netto del già considerevole sconto di pena previsto dal rito abbreviato.
Richieste di condanne più pesanti Pacileo le aveva avanzate anche nei confronti dell'ex questore Sanna (un anno e 8 mesi) per Giordana (due anni) per Montagnese (un anno e sette mesi) e per Bertoletti (3 anni e sei mesi) sottolineando fra l'altro che “la manifestazione fu organizzata male e troppo in fretta”.
Alla fine, nonostante la sentenza di condanna sia stata ulteriormente addolcita dalla Corte, in un post su Facebook la sindaca Appendino ha avuto anche il coraggio di lamentarsi affermando fra l'altro che: "oggi devo rispondere, in quanto sindaca, di fatti scatenati da un gesto - folle - di una banda di rapinatori. Proprio sul difficile ruolo dei sindaci, sui rischi e sulle responsabilità a cui sono esposti, forse andrebbe aperta una sana discussione".
Certo che ci vuole proprio una bella faccia tosta come quella della Appendino per recitare la parte della “vittima” e del “capro espiatorio".
Proprio lei, che la sera del 3 giugno 2017, in qualità di titolare delle deleghe alla sicurezza in città, e quindi preposta in prima persona ad accertarsi (anche attraverso le sue strutture) che in piazza San Carlo tutto fosse in ordine, è invece volata a godersi lo spettacolo in tribuna vip a Cardiff lasciando 30 mila mila persone in balia degli eventi, senza personale addetto alla sicurezza e sorveglianza, come se si trattasse di una scampagnata fuori porta.
3 febbraio 2021