Nomine ASL
Zingaretti (PD) indagato per abuso d'ufficio
Il 22 gennaio il Giudice per indagini preliminari (Gip) del tribunale di Roma ha notificato la proroga delle indagini a carico del presidente della Regione Lazio e segretario del Pd, Nicola Zingaretti, dell’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato e di altri sette dirigenti di Via Della Pisana e delle ASL Roma 2 e Roma 5 tutti indagati a vario titolo di abuso d’ufficio, falsità commessa da pubblico ufficiale e rifiuto d’atti d’ufficio.
L'inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Paolo Ielo riguarda le nomine ai vertici Asl effettuate nel novembre 2019.
Nel registro degli indagati figurano anche due dirigenti della Regione, Andrea Tardiola, segretario della giunta, e Renato Botti, all’epoca dei fatti responsabile della direzione della Salute.
Coinvolti anche Flori Degrassi, direttore della Asl Roma 2, e quattro dirigenti del policlinico Umberto I: Vincenzo Panella, direttore generale; Giovanna Liotta, dirigente; Paola Passon, dirigente amministrativo all’ufficio risorse economiche; Giuliana Bensa, direttrice amministrativa fino alla scorsa estate dopo essere stata nominata - con molte contestazioni da parte dei sindacati - in questo incarico nel marzo del 2019.
Il procedimento è nato da un esposto presentato nei mesi scorsi da Fratelli d'Italia, nel quale si chiedeva di indagare sulla nomina, in posizione dirigenziale in una Asl, di un candidato che non avrebbe avuto i requisiti per accedervi ma che sarebbe stato selezionato grazie a una modifica effettuata nel bando di accesso.
Nell'estate del 2019 il consigliere regionale di FdI, Antonio Aurigemma, aveva presentato anche un'interrogazione parlamentare su questa vicenda, sostenendo che il provvedimento amministrativo fosse illegittimo.
Nel novembre dello stesso anno, l'assessore D'Amato aveva risposto affermando che l'atto era “pienamente legittimo all'interno del quadro nazionale. La gran parte delle Regioni italiane ha adottato un'analoga metodologia, sia Regioni governate dal centrodestra, sia Regioni governate dal centrosinistra, come Toscana, Umbria, adesso passata a un nuovo governo, ed altre ancora. Vi è stata un'interpretazione estensiva per dar modo a un'ampia platea di professionisti di partecipare all'Albo dei direttori amministrativi, per poi eventualmente essere presi da quest'Albo”.
Evidentemente i giudici del Tribunale di Roma non sono dello stesso avviso.
3 febbraio 2021