Richiesta unitaria di PMLI, ANPI, PRC, Biella Antifascista, “La città di sotto”, Cicloofficina “Thomas Sankara” e “La città futura”
Abolire la legge “Giorno del ricordo”
In piazza il 13 febbraio per la verità sulle foibe
L’Organizzazione di Biella del Partito marxista-leninista italiano aderisce e partecipa all’iniziativa “La foiba vera” lanciata dalla sezione ANPI Valle Elvo e Serra e che ha già ricevuto l’adesione della Federazione biellese del Partito della Rifondazione Comunista, del Coordinamento Biella Antifascista, del Laboratorio sociale “La città di sotto”, della Cicloofficina “Thomas Sankara” e de “La città futura”.
Quest’anno l’unità di tutte queste associazioni, partiti e movimenti biellesi sarà determinante nel contrastare le assurde tesi antistoriche, anticomuniste e revisioniste che negli ultimi tempi la destra biellese, unitamente alla maggioranza del Partito Democratico (PD), tentano di sdoganare con diverse iniziative a ridosso del “Giorno del ricordo”. Infatti due anni fa la sezione locale di Fratelli d’Italia proiettò il film revisionista e anticomunista “Red Land”, di Maximiliano Hernando Bruno, cui fece un cappello introduttivo Andrea Delmastro, deputato di Fratelli d’Italia. Nel film non esiste l’aggressione alla Jugoslavia nel 1941 da parte del regio esercito, non si parla delle centinaia di migliaia di morti che l’occupazione italiana fino all’8 settembre 1943 ha comportato per il popolo jugoslavo, non esistono le rappresaglie, le fucilazioni di ostaggi, l’incendio dei villaggi, la deportazione in campi di concentramento italiani di oltre 120mila jugoslavi e la morte di almeno 7.000 (donne, anziani, bambini e uomini, di fame e malattie conseguenti).
In questo abominevole e antistorico film i fascisti italiani sono presentati in maniera edulcorata. Non c’è il minimo accenno ai circa 40mila italiani giunti in Istria per esercitare un potere coloniale, gerarchi fascisti, carabinieri, finanzieri, segretari comunali, maestri, famiglie intere di agricoltori che, tramite l’Ente Tre Venezie, hanno sottratto migliaia di ettari ai contadini sloveni e croati assegnandoli a famiglie provenienti da altre regioni d’Italia.
Lo scorso anno, presso la Biblioteca civica di Biella, venne realizzata una faziosa, revisionista e filofascista mostra fotografica sulle foibe accompagnata da una pseudo conferenza fuorviante e priva di contraddittorio storico-politico condotta da un anticomunista e filofascista come Emanuele Merlino.
Quest’anno, all’opposto, l’iniziativa “La foiba vera”, che sarà realizzata a Biella nella giornata di sabato 13 febbraio in via Italia angolo via Battistero, cercherà di illustrare alla popolazione le verità oggettive di quegli accadimenti attraverso un’istallazione che racchiuderà fotografie, documenti e lettere per riflettere criticamente sul fatto che non ci può essere una “memoria condivisa” tra vittime e carnefici, tra fascisti e antifascisti, tra comunisti e anticomunisti, tra borghesia e proletariato. Quello che la destra e la “sinistra” borghesi chiamano “memoria condivisa” non è altro che la versione fascista della storia, come dimostra tutta la vicenda della costruzione a tavolino del “Giorno del ricordo”. Un disegno a lunga scadenza ordito dalla classe dominante borghese in combutta con i fascisti del XXI secolo per sradicare dalla coscienza popolare la Resistenza e l'antifascismo e trapiantarvi il nazionalismo patriottardo di stampo fascista funzionale alle sue ambizioni imperialiste ed espansioniste.
Organizzazione di Biella del PMLI
Biella, 8 febbraio 2021