Riuscito sit-in di protesta sotto la sede Asrem a Campobasso
Nonostante un terzo dei molisani sia in zona rossa. Il DG Florenzano tira dritto provocatoriamente dinanzi ai manifestanti che ne chiedevano le dimissioni. Il Tg3 resta l’unico media che censura la battaglia
Dal corrispondente del Molise
Nessuna tregua alla malapolitica borghese! La mattina dell’11 febbraio, l’Organizzazione di Campobasso del PMLI è stata presente a un nuovo sit-in di protesta contro la pessima gestione della sanità pubblica in regione. Ancora una volta, coi compagni del PCI e del PCL, riuniti nel Coordinamento delle Sinistre di Opposizione, oltre a esponenti di varie associazioni, siamo scesi in piazza con la popolazione per chiedere le dimissioni di uno dei maggiori responsabili della deriva socio-sanitaria in Molise, il DG dell’Asrem Oreste Florenzano. Il suo ultimo brillante risultato? Il fatto che gli ospedali molisani siano al collasso e stiamo già iniziando a trasferire i nostri pazienti fuori regione.
Per questa occasione, ci siamo recati proprio sotto la sede regionale dell’Asrem e abbiamo assistito ad un qualcosa senza precedenti. Il nostro “caro” direttore ha difatti avuto la sfrontatezza di passare dinanzi al presidio e vedendo tanti striscioni e manifestanti che erano lì a pretendere le sue dimissioni, è passato diritto in segno di sfida e disprezzo, senza degnarsi di fermarsi per un confronto, per ascoltare le critiche, per giustificare il suo operato. Come se non ci fosse stato nessuno, come se i manifestanti, i partiti e le organizzazioni che erano presenti per contestarlo non lo riguardassero minimamente.
Veramente un gesto di sfregio alle più elementari norme del buon senso ma anche alle più basilari norme democratiche che vorrebbero che un dirigente pubblico si confrontasse e ascoltasse le richieste di chi paga il suo stipendio. Conoscendo il soggetto, sapevamo bene che non ci avrebbe ricevuto ma, addirittura, abbassarsi ad un gesto così provocatorio e meschino ci ha lasciato senza parole.
Ad ogni modo, la manifestazione è riuscita: quasi due ore di comizio in cui abbiamo denunciato le innumerevoli deficienze del SSN e le pesanti responsabilità che gravano sui governi regionali e nazionale capitalisti per lo smantellamento della sanità pubblica a favore di quella privata che ha portato alla mala gestione dell'emergenza covit.
Considerato che circa un terzo dei molisani era ed è in zona rossa, la partecipazione è stata accettabile. Abbiamo registrato con piacere che, come al solito, non sono mancate parole di stima e incoraggiamento. Prossimo appuntamento, il 5 marzo sotto il palazzo di giustizia di Campobasso per pressare anche gli organi inquirenti e avere risposte sui vari esposti presentati nel corso di questi mesi.
Per l’ennesima volta, abbiamo preso nota della latitanza del più importante media molisano, il Tg3, oramai l’unico che ci oscura palesemente. A margine della manifestazione, difatti, persino Telemolise, emittente di proprietà della famiglia Pallante (Quintino Pallante, l’editore, è attualmente assessore in quota Fratelli d’Italia nella giunta Toma) ci ha avvicinati. Anzi, hanno addirittura aperto il tg delle 14 con un servizio sul sit-in mandando in onda uno spezzone dell’intervista rilasciata dal compagno Giovanni Colagiovanni a nome del Coordinamento. Anche contro questa vergognosa censura, il PMLI sta valutando azioni congiunte con gli altri partiti.
17 febbraio 2021