Presidio unitario indetto dal Coordinamento unitario delle sinistre di opposizione, insieme a PaP
A Milano in piazza “contro il governo di Draghi, Ue e Confindustria”
Le bandiere rosse dei partiti con la falce e martello davanti alla Prefettura mentre la Camera dava la fiducia al nuovo esecutivo del banchiere massone insediato da Mattarella
Intervento di Urgo a nome del PMLI
Redazione di Milano
Nella serata di giovedì 18 febbraio si è svolto a Milano davanti alla prefettura in Corso Monforte, angolo via Vivaio, il presidio promosso dai partiti con la falce e martello, tra cui il PMLI, del Coordinamento unitario delle sinistre di opposizione, e da PaP con lo slogan “Contro il governo di Draghi, UE e Confindustria” con lo scopo di smascherare la natura e gli obiettivi del nuovo esecutivo del banchiere massone insediato da Mattarella. Il presidio si è svolto in concomitanza a quello in svolgimento a Roma, davanti Montecitorio, dove alla Camera Draghi otteneva un voto di fiducia bipartisan dalla maggioranza dei partiti del vigente regime capitalista, neofascista, imperialista e atlantista.
Presenti militanti e simpatizzanti della Cellula “Mao” di Milano del PMLI sotto la bandiera del Partito e tenendo ben alto il cartello con il manifesto “Contro il governo Draghi del capitalismo, della grande finanza e dell'Ue imperialista. Per il socialismo, il potere politico del proletariato e per difendere gli interessi del popolo”, la cui riproduzione era esposta dai nostri compagni nei loro rossi “corpetti”.
Tra gli altri partiti e organizzazioni presenti il FP, PCI, PCL, SA, PaP e Opposizione Studentesca Alternativa (OSA).
Gli interventi hanno denunciato vari aspetti della storia politica, bancaria e massonica di Draghi e alcuni particolari di quanto trapelato del suo programma di governo come ad esempio lo sblocco dei licenziamenti e la revoca della cassa integrazione ai lavoratori delle aziende in crisi.
Per il PMLI è intervenuto il compagno Angelo Urgo, Segretario delle Cellula “Mao” di Milano, che ha approvato quanto detto nei precedenti interventi e ha sostenuto che il fronte unito creatosi con il Coordinamento delle sinistre di opposizione deve estendere lo schieramento anticapitalista portando avanti nell’immediato le lotte delle masse lavoratrici e popolari per fronteggiare gli attacchi del fronte unito reazionario della borghesia e dei suoi partiti formatosi attorno al governo Draghi.
Urgo ha perciò sottolineato che la genesi di questo governo e l'allineamento a suo favore di quasi tutti i partiti del parlamento borghese hanno reso ancora più chiara - soprattutto in un cruciale momento storico e politico come questo - la celebre tesi di Lenin che afferma che la potenza del capitale finanziario è tutto mentre il parlamento borghese è un teatrino di marionette. Dopo aver ribadito che in questa situazione di crisi ed emergenza occorre rivendicazione la nazionalizzazione delle industrie farmaceutiche, e più in generale quella di tutte le aziende strategiche d'interesse pubblico, il compagno Urgo ha concluso che tutti i partiti con la bandiera rossa e la falce e martello non possono accontentarsi di criticare i mali del capitalismo, accentuatisi con la crisi economica scaturita dall'emergenza sanitaria pandemica, ma devono strategicamente porre come obiettivo di nuova società il socialismo da ottenersi con la conquista del potere politico da parte del proletariato.
24 febbraio 2021