Difesa
Lorenzo Guerini (PD)

 
Nato a Lodi nel 1966, consulente assicurativo, il ministro della Difesa uscente e rientrante ha cominciato giovanissimo la sua carriera politica nella DC nei primi anni '90.
Eletto per due volte consigliere comunale nella sua città e assessore ai Servizi sociali. Nel 1994 fu scelto come coordinatore locale del nascente Partito popolare, per essere poi eletto l'anno dopo presidente della Provincia di Lodi in una coalizione di "centro-sinistra".
Nel 1999 aderì alla Margherita, di cui divenne dirigente nazionale. Nel 2005 fu eletto sindaco di Lodi e nel 2007 entrò con altri dirigenti della Margherita nel PD. Nel 2010 lo ritroviamo di nuovo sindaco di Lodi, carica che ricoprì fino al dicembre 2012 per presentarsi candidato alle elezioni politiche del febbraio 2013.
Eletto deputato, dopo alcuni mesi fu nominato membro della segreteria nazionale del partito col ruolo di portavoce, e nel giugno 2014, dopo la conquista della segreteria del Pd da parte di Renzi, fu nominato vicesegretario insieme a Debora Serracchiani. La sua massima visibilità fu durante la leadership di Renzi, tanto da esserne di fatto il portavoce (era chiamato non caso "il Forlani di Renzi"), e da condurre per lui le trattative politiche più riservate, a cominciare da quella per il famigerato patto del Nazareno con Berlusconi.
Rieletto deputato nel 2018, è diventato coordinatore della segreteria nazionale e ha tenuto fino ad oggi la presidenza del Copasir, il comitato parlamentare per la sicurezza.
Non ha seguito Renzi in Iv, rimanendo nel Pd di Zingaretti, cosa che gli ha fruttato a partire dal governo Conte 2 nel 2019 appunto la guida del ministero della Difesa.


24 febbraio 2021