Consiglio europeo
L'Ue risponde positivamente alla richiesta di Biden di consolidare l'alleanza imperialista interatlantica
Ma mette al primo posto i propri interessi

 
Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel presentando l'esito della seconda giornata dei lavori in videoconferenza del vertice Ue del 25 e 26 febbraio sul tema della sicurezza e con la presenza del segretario generale della Nato Jens Stoltenberg sottolineava che la settimana precedente alla conferenza sulla sicurezza di Monaco il presidente Biden aveva detto "L'America è tornata" e che la Ue era in grado di rispondere che "in Europa siamo pronti a fare la nostra parte, per essere un partner forte e affidabile, non solo per gli Stati Uniti, ma per tutti i nostri partner, come le Nazioni Unite e i partner regionali. Vogliamo approfondire la cooperazione in materia di sicurezza e difesa tra gli Stati membri, aumentare gli investimenti nella difesa e migliorare le capacità civili e militari e la prontezza operativa".
L'impegno dei 26 paesi Ue, sottolineava Michel, è quello di "agire in modo più strategico, per difendere i nostri interessi e promuovere i nostri valori. Quindi dobbiamo aumentare la nostra capacità di agire in modo autonomo e rafforzare la nostra cooperazione con i nostri partner. Ci impegniamo a cooperare strettamente con la NATO. Un'Europa più forte fa una NATO più forte". Una precisazione che mette la necessità della Ue di usare lo strumento militare un modo autonomo prima della cooperazione coi partner, come a dire che all'appello a serrare le righe nella Nato a guida Usa di Biden l'Ue risponde positivamente ma non rinuncia a tenere d'occhio gli interessi imperialisti per conto proprio. Una precedenza messa nero su bianco nel comunicato finale che, esaurita la parte relativa alla questione pandemia discussa il primo giorno dei lavori, inizia mettendo subito in evidenza che i 26 paesi confermano l'impegno a rafforzare "la capacità dell'UE di agire in modo autonomo" e al secondo posto quello di "cooperare strettamente con la NATO".
La Ue imperialista mette in chiaro che anzitutto vuole approfondire la cooperazione militare tra gli Stati membri, aumentare gli investimenti militari e rafforzare lo sviluppo delle capacità civili e militari e la prontezza operativa" per garantire un accesso europeo sicuro ai beni comuni globali (compresi lo spazio, il ciberspazio e l'alto mare) nonché una migliore mobilità militare in tutta l'Unione", per tenere "in primo piano i nostri interessi strategici". Che per una parte di paesi vuol dire anche continuare gli affari con la Russia, vedi la Germania col gasdotto, e con la Cina, i due nemici principali indicati da Biden.

3 marzo 2021