Comunicato stampa del Coordinamento delle Sinistre di Opposizione - Molise (PCI, PCL, PMLI)
No allo spreco devastante del “Lotto Zero”. Sì a un piano straordinario di occupazione nell’edilizia per le opere utili e mai finanziate
Non si possono buttare milioni di euro e distruggere l’ambiente per “abbattere” di tre minuti i tempi di percorrenza!
“Lotto zero” a Isernia alias lo spreco di 174 milioni di euro per collegare soli 5 km tra i bivii di Pesche e Miranda con ben 8 viadotti e due gallerie, nonostante il tratto sia già collegato da una strada funzionale allo scopo. Il tutto per “ridurre” di soli tre minuti i tempi a fronte di un traffico misero, come confessato candidamente dalla stessa ANAS nella sua assurda “scheda tecnica”! Non solo: la finalità di ridurre i tempi per collegare Isernia a Castel Di Sangro è stata già realizzata dal “Lotto 1”!
Insomma, a fronte di nessuna utilità pubblica, un costo di circa 35 milioni di euro a km per risparmiare, forse, soli 3 minuti (ogni minuto costerà 58 milioni di euro) per un traffico esiguo che, per di più, è limitato a quello proveniente da Campobasso, essendo escluso quello da Isernia (che usa l’attuale strada analoga) e da Venafro (che esce dal bivio di Roccaravindola).
La giunta fascistoide di Isernia che, sostenuta da quelle di Miranda e Pesche, nel 2004 affidò l’incarico al progettista al compenso di 258 mila euro, deve spiegare: come è arrivata al compenso di 4 milioni nel 2011, peraltro senza copertura finanziaria comunale poi rimediata dalla giunta regionale Iorio attingendo dai “Fondi di coesione sociale”? E perché l’opera è passata dai 18 milioni del 2004 ai circa 170 attuali?
Non c’è solo il saccheggio erariale. La cementificazione selvaggia devasterà il paesaggio, consumerà inutilmente altro verde, inibirà ogni prospettiva alla vocazione agricola della zona, per non parlare delle gravissime interferenze con la falda acquifera delle storiche sorgenti San Martino che alimentano Isernia.
Peraltro il Lotto Zero è incompatibile con il progetto “Parco delle acque” adottato proprio in quella zona.
Inauditamente l’attuale governatore molisano della giunta fascio-leghista, appena insediatosi, si affrettò a dichiarare che una delle priorità del Molise era proprio questa follia del “Lotto Zero”, nel mentre lasciava la sanità molisana abbandonata al suo disastro, e venivano ignorate le tante richieste di opere indispensabili provenienti dal territorio molisano pieno di frane e dissesti e bisognoso di potenziamento della rete viaria e ferroviaria.
Nel ribadire perciò il nostro sostegno alle ragioni del Comitato popolare “No Lotto Zero” rivendichiamo la proposta alternativa, cioè utilizzare tali ingenti risorse per un piano straordinario di occupazione nell’edilizia molisana, finalizzato ad opere realmente utili: ad esempio l’intervento sulle tante strade dissestate, potenziamento equilibrato dell’asse viario verso San Vittore, bretella di Venafro atta a limitare l’inquinamento e l’imbottigliamento del traffico per chi è diretto a Roma.
Tale scempio erariale e ambientale del “Lotto Zero”, utile solo a arricchire qualche multinazionale, è la riprova, anche nel Molise, della natura di classe di partiti, governi e giunte locali pronti a soffocare le esigenze reali del territorio e dell’occupazione operaia in nome delle cricche del cemento: per dirla col sempre attuale Marx, altro non sono che i comitati di affari della borghesia!
Coordinamento delle Sinistre di Opposizione - Molise
Partito Comunista Italiano
Partito Comunista dei Lavoratori
Partito marxista-leninista italiano
10 marzo 2021