Forte intervento di Erne Guidi all'iniziativa nazionale on line del 19 marzo per rilanciare la campagna "Riconquistiamo il diritto alla salute"
"Il virus è il capitalismo. La pandemia una strage di Stato"
"Occorre una manifestazione nazionale a Roma"
Care compagne, cari compagni,
amiche e amici all’ascolto, il Partito marxista-leninista italiano, tra i promotori della campagna “Riconquistiamo il diritto alla salute”, e a cui nome vi parlo, vi invita ad analizzare insieme le rivendicazioni unitarie che abbiamo espresso nell’ultimo documento che sta alla base di questa iniziativa nazionale online, a condividerle ed a battersi decisamente al nostro fianco per una sanità pubblica, universale, laica e gratuita.
Diversi sono gli inviti che vorrei fare in questa occasione. A partire da quello che non dobbiamo mai dimenticare, di come questa pandemia sia stata generata dal capitalismo e dall’imperialismo, che per decenni hanno deturpato l’ambiente e l’ecosistema, inquinato terre e mari, praticato l’allevamento intensivo degli animali e distrutto tutti gli habitat naturali nel nome della ricchezza e del massimo profitto di un pugno di persone. Allo stesso tempo non dobbiamo dimenticare che gli oltre 103 mila morti nel nostro Paese sono la conseguenza diretta della scellerata condotta dei governi succedutesi negli ultimi decenni fino a quelli di Conte e Draghi, che hanno dato e daranno il colpo finale alla sanità pubblica nel nostro Paese, abbandonata e distrutta a favore di quella privata. Parimenti responsabili sono i governi regionali che hanno fatto a gara, in questa pandemia, ad attuare la famigerata “autonomia differenziata”, vero verbo liberista della logica della regionalizzazione, dell’organizzazione e gestione della sanità, della corsa alla privatizzazione del sistema, al punto che ad un anno dall’inizio della pandemia il vero soggetto vincente risulta essere la sanità privata.
Di fronte a tutto ciò non dobbiamo aver paura di dire le cose come stanno, ossia che il virus è il capitalismo e che la pandemia è stata una strage di stato. La strage del coronavirus grava sulle spalle del capitalismo e dei suoi governanti.
Ora l’attenzione si è spostata sui vaccini, un altro miraggio capitalista e imperialista. Ritardi nelle consegne, piani vaccinali in ritardo e caotici e gravi disparità di trattamento. Ecco un altro risultato della distruzione della sanità pubblica e del “regionalismo sanitario”. Tutto ciò è conseguenza della subalternità del diritto alla salute rispetto alla ricerca del profitto, con decine di migliaia di morti in più a causa dell’allungamento dei tempi. D’altra parte le premesse erano quelle, e non potevano essere altre in questo marcio e corrotto sistema economico, tanto che abbiamo assistito ad una corsa massiccia delle multinazionali farmaceutiche a risultati rapidi proclamati col solo occhio alle quotazioni di borsa, senza aver collaborato reciprocamente neppure nel monitoraggio dell’efficacia, oltre che della sicurezza dei diversi vaccini proposti.
Per questo, la nostra prima rivendicazione con la proposta di vaccini universali e gratuiti, esigere la licenza dei farmaci per ragione di salute pubblica, e che i brevetti finanziati con i soldi dei cittadini siano pubblici. Una campagna urgente e non più procrastinabile, da combattere insieme a quante più forze possibili, a partire dal Comitato italiano “Per il diritto alla cura, nessun profitto sulla pandemia” a cui tutte le nostre organizzazioni hanno aderito nell’ambito dell’iniziativa dei cittadini europei.
Respingiamo, dunque, il ricatto di Big Pharma sui vaccini e al tempo stesso rileviamo come questa vicenda ci abbia convinto definitivamente che è tempo di nazionalizzare le industrie farmaceutiche, poiché perdurando il capitalismo e questo stato di cose le masse popolari continueranno ad essere schiave dei giganti economici della Sanità in campo medico, così come in tutti gli altri rispettivi settori. Allo stesso tempo e modo occorre battersi per sottrarre al mercato privato la ricerca e le scoperte scientifiche in campo biomedico, vietandone la commercializzazione e la brevettabilità e impegnandovi adeguate risorse e strutture pubbliche per assicurare l’accesso gratuito per tutti alle cure che ne derivano. Insomma il popolo non può dipendere dai privati per i vaccini e le medicine.
La seconda e forte nostra rivendicazione immediata è quella delle assunzioni nella sanità pubblica. Assumere almeno 40.000 medici e 80.000 infermieri e stabilizzare il personale precario, per alleviare una situazione drammatica comune agli ospedali di tutto il Paese e rispondere alle future ondate pandemiche. Tutto ciò può e deve essere finanziato, le risorse ci sono, già dalla “pioggia di fuoco” annunciata dal trasformista liberale Conte e confermata dal banchiere massone Draghi. Facciamogliele tirare fuori!
La terza rivendicazione è quella di finanziare la sanità pubblica con una patrimoniale sulle grandi ricchezze. Altro che Recovery fund
, l’ennesima operazione di indebitamento pubblico, che in prospettiva finirà con l’essere scaricato ancora una volta sulle masse popolari, sullo stesso sistema sanitario, che va ostacolata.
Operativamente dobbiamo mettere in campo un’azione di lotta unitaria a livello nazionale e locale, a supporto delle nostre proposte formulate per il rilancio del Servizio Sanitario Nazionale. Presidi, sit-in, flash mob, manifestazioni in presenza maggiormente dove le condizioni pandemiche lo consentiranno. Privilegiando le sedi delle giunte regionali o delle ASL.
Questo a livello locale, ma dobbiamo anche rilanciare la campagna come abbiamo fatto il 3 settembre scorso prendendoci piazza Montecitorio a Roma, con una manifestazione nazionale a cui tutti possiamo partecipare con l’autocertificazione prevista anche dall’ultimo DPCM di inizio marzo. Prima la organizziamo meglio è! E poi, come diceva anche Carla, sparare tutte le nostre cartucce di massa in estate. E non dobbiamo dimenticarci che è ancora online su change.org e nei banchini in presenza di chi li farà la petizione popolare collegata alla campagna “Riconquistiamo il diritto alla salute”.
Una mobilitazione unitaria, la più ampia possibile, da inquadrare come parte della necessaria opposizione al governo Draghi del capitalismo, della grande finanza e dell’UE imperialista, che portano le maggiori responsabilità dello smantellamento del sistema di welfare, segnatamente del sistema sanitario pubblico in Italia e in Europa.
È necessario riconquistare il diritto alla salute e affermare una sanità pubblica, universale, laica e gratuita. La campagna continua, sosteneteci!
Grazie.
24 marzo 2021