Ischia
Il PMLI fra le masse per spingere ad abbattere il massone Draghi e impegnarsi a conquistare il potere politico
Dal corrispondente della Cellula “Il Sol dell’Avvenir” dell’isola d’Ischia
Ad Ischia certe manifestazioni non si tengono più. È sempre più difficile vedere anche la diffusione di volantini sui temi più importanti e caldi. Il volantinaggio sembra roba del secolo scorso, insieme ai ricordi del Sessantotto. I marxisti-leninisti invece, credono ancora in certe forme di lotta, tanto è vero che un messaggio del Segretario generale del PMLI Giovanni Scuderi, suona proprio in questa direzione: mettiamo da parte le tastiere e scendiamo in piazza, a contatto con le masse.
Ed è ciò che ha deciso la Cellula “Il Sol dell’Avvenir” dell’isola d’Ischia del PMLI, impegnata nei pressi del mercatino della Coldiretti a diffondere un interessante pieghevole edito dal PMLI, dedicato al 1° Maggio e alla necessità di liberarci dal governo del banchiere massone Draghi.
Il documento sottolinea il fallimento di questo governo di fronte alla pandemia che, ben lontana dall’essere risolta, sta mettendo in evidenza le contraddizioni del capitalismo nazionale e internazionale. Un fatto che non desta di certo meraviglia perché al capitalismo interessa in primo luogo il profitto, altro che la salute; prima con Conte eravamo “tutti sulla stessa barca”, ora con Draghi abbiamo il dovere di “stare uniti”. Un appello vergognoso che purtroppo è stato accettato anche dalle direzioni delle organizzazioni sindacali, impegnate a sostenere persino un ministro Brunetta che punta ormai a privatizzare e aziendalizzare la Pubblica amministrazione.
Nel corso del volantinaggio non sono mancati operaie e operai combattivi, che sono rimasti vittime della repressione e della crisi, perché hanno voluto dimostrare in piazza, come sostengono anche i marxisti-leninisti, che “non ci potrà mai essere l’unità tra le masse popolari e il governo Draghi del capitalismo, della grande finanza e dell’UE imperialista, tra il proletariato e la borghesia, tra oppressori e oppressi, tra sfruttatori e sfruttati”.
Con queste premesse il PMLI ha lanciato calorosi cinque appelli: ai Partiti con falce e martello, al proletariato, agli anticapitalisti, ai giovani dei movimenti popolari, agli intellettuali democratici antidraghiani, per combattere la politica di questo governo che garantisce solo prospettive drammatiche per il proletariato.
In questo quadro si inserisce la coraggiosa proposta avanzata dal Segretario generale del PMLI Scuderi di “aprire una grande discussione all’interno del proletariato e delle sue organizzazioni politiche, sindacali e culturali. Si aprano le menti, si scruti attentamente la situazione presente, si guardi con lungimiranza il futuro, si abbandonino settarismi, pregiudizi e preclusioni, si dica tutto quello che abbiamo in testa a cuore aperto, per trovare una intesa e costituire un’alleanza, un fronte unito, per aprire la via alla conquista del potere politico da parte del proletariato”.
L’obiettivo del proletariato deve perciò essere proprio quello di conquistare il potere politico, perché senza il potere politico il proletariato non ha niente, solo briciole.
5 maggio 2021